
Cronaca / Cantù - Mariano
Mercoledì 16 Luglio 2025
Croce Rossa, cibo per i poveri a casa dei volontari
L’inchiesta Perquisizioni dei carabinieri nelle residenze degli addetti alla distribuzione viveri. Ipotizzata l’accusa di peculato
Cantù
Derrate alimentari destinate alle famiglie povere di Cantù sono state sequestrate dai carabinieri a casa di alcuni volontari della squadra “distribuzione viveri” della Croce Rossa di Cantù. Colpo di scena nell’inchiesta scattata un mese fa con la visita dei Nas nella sede dell’associazione di soccorso.
Ieri mattina militari del Nucleo investigativo di Como e della stazione Carabinieri di Cantù hanno effettuato una serie di perquisizioni all’interno non solo dei magazzini e della sede del Comitato canturino di Croce Rossa, ma anche nelle abitazioni di almeno otto volontari legati alla cosiddetta “squadra del venerdì”, attiva da anni nella gestione della distribuzione dei viveri anche per conto del Comune. Tra le abitazioni perquisite anche quella dell’ormai ex presidente del Comitato canturino, Giorgio Speziali.
Ipotesi di peculato
Il reato ipotizzato dalla Procura - l’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Antonia Pavan - è (tra gli altri) quello di peculato. Una contestazione che apre un nuovo capitolo nella vicenda della consegna di cibo scaduto alle famiglie bisognose della città. Di fatto i Carabinieri, forti di una segnalazione giunta da un volontario, ipotizzano che parte delle derrate alimentari donate alla Croce Rossa o ricevute attraverso fondi pubblici europei sarebbe stata asportata da alcuni addetti all’attività di movimentazione e distribuzione del cibo. Da qui le perquisizioni domiciliari. Stando ai primi riscontri, pare che in alcuni casi i Carabinieri abbiano effettivamente trovato pacchi con il timbro Croce Rossa all’interno di abitazioni private. Ora resta da capire a che titolo si trovassero lì e l’entità di questi sequestri.
Le perquisizioni
Ma gli investigatori sono stati anche nuovamente nei magazzini dell’associazione e nella sede di via Ariberto da Intimiano, dove proprio il giorno prima una delegata del Comitato Regionale ha effettuato un sopralluogo per rendersi conto della situazione, dopo il commissariamento della sede canturina. Quello che sarebbe emerso è la presenza di tantissima merce ormai scaduta anche ben oltre i termini delle circolari del Banco Alimentare che consentono la distribuzione e l’utilizzo di cibo dopo la scadenza nell’ambito della norma contro gli sprechi. Inoltre sarebbe stata anche riscontrata sporcizia oltre alla presenza di un muletto per la movimentazione della merce, nella sede dell’ex macello, ma senza che vi sia alcun volontario in possesso di patentino per manovrarlo.
La svolta nell’indagine della Procura arriva pochi giorni dopo il commissariamento del Comitato canturino. Commissariamento deciso dal presidente nazionale in considerazione delle «gravi irregolarità accertate» che «ledono l’immagine, la credibilità e l’integrità dell’associazione, compromettendo la fiducia della cittadinanza, delle istituzioni e dei beneficiari».
Lo stesso presidente Valastro aveva anche contestato ai vertici della Croce Rossa di via Ariberto «una persistente e ingiustificabile inadempienza» a fronte di «ripetute richieste e formali solleciti sia da parte del personale volontario del Comitato stesso che del comitato Regionale» per il «permanere delle anomalie segnalate».
L’indagine prosegue. E si allarga a macchia d’olio.
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