Dal Palaturra all’Arena, è l’ora X. Abbattimento al via

Cantù Dopo 14 anni si chiude la vicenda del secondo palazzetto incompiuto in viale Europa. L’area di cantiere, totalmente ripulita, ha cambiato volto con la comparsa di nuovi “banner”

La sottile linea rossa tra Palaturra e Arena verrà valicata oggi: questa mattina - più o meno a metà mattina, intorno alle dieci - le ruspe cominceranno ad aggredire la struttura dell’ex palazzetto incompiuto, il cui cantiere fu avviato quattordici anni fa. Per il Palaturra che fu e che in realtà non è mai stato, sarà l’inizio della fine. Per il palazzetto polifunzionale, araba fenice che dalle ceneri di questo e del predecessore Palababele rinascerà sotto forma di Arena, futura casa della Pallacanestro Cantù, sarà un altro nuovo inizio.

Ci sono giornate in cui basta un unico fatto a segnare, per sempre, il punto di non ritorno. E quanto oggi avverrà con l’inizio della distruzione del Palaturra, con l’avvio della fase di demolizione programmata a partire dalla mattinata, è tra questi. Si inizia a buttar giù, quindi, il secondo sventurato palazzetto di Cantù: città che sul tema, nei decenni, è diventata purtroppo esperta.

Nel 2010 fu il Palababele

A qualcuno verrà in mente quanto si vide nel 2010 con il Palababele, rosso e svettante piramidone, azzoppato a colpi di grandi cesoie per mezzo della macchine manovrate dall’uomo. Ma anche se oggi è atteso un giorno con la X persino maiuscola, di certo importante nel contesto dei lavori avviati, solo tre settimane fa, dalla cordata di imprese del territorio - per una pulizia terminata in largo anticipo, dato che per l’inizio della demolizione si parlava di fine aprile - non si prevedono grandi cerimonie.

Possibile che sul campo vi sarà qualche presente di Cantù Next, la Spa che ha seguito il progetto e che rappresenta la maggioranza di Cantù Arena. Questi giorni precedenti, oltre al lavoro per strappare il verde selvaggio - persino piante infestanti - e rimuovere rifiuti, riducento il tutto a una spianata stile deserto con il Palaturra nel mezzo, hanno visto un altro elemento di cambiamento: l’apposizione sulle reti di recinzione dei banner nuovi di pacca con i nomi delle imprese unite per realizzare la nuova struttura. In bella evidenza, le due parole Cantù Arena, anch’esse ripetute attorno al perimetro, con i loghi di Regione Lombardia e Comune di Cantù, visti i contributi per parte pubblica.

«Avanti positivamente»

In un certo senso, anche questa ulteriore fase di demolizione è una fase di mezzo, una porta di passaggio tra il prima e il dopo. Così come sempre nel mezzo si trova sempre la redazione del progetto esecutivo.

«Le attività nel lotto dove sorgerà la nuova Arena stanno procedendo positivamente visto che, proprio in questi giorni, si concluderanno le operazioni di pulizia e approntamento cantiere e potremo dunque passare alla fase successiva - afferma infatti il presidente di Cantù Next Sergio Paparelli - A livello estetico abbiamo inoltre completato la posa dei banner sulla recinzione e siamo in attesa del nuovo cartello di cantiere che dovrebbe arrivare a breve. Questo senza dimenticare che sta proseguendo senza intoppi anche la redazione del progetto esecutivo che è un altro passaggio meno visibile, ma complesso e ugualmente fondamentale per l’inizio dei lavori di costruzione dell’impianto». Prima: la distruzione del vecchio.

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