De Cristoforis, il progetto della cittadella amministrativa costa 3 milioni

Servizi Un’azienda di costruzioni di Torino si è aggiudicata l’appalto e la direzione lavori. Il Demanio: «L’intenzione è di poter aprire la gara per i lavori dopo marzo». E per il trasloco si pensa al 2026

Al colosso delle costruzioni torinese Settanta7 il compito di realizzare entro il 2026 la cittadella amministrativa nell’ex caserma De Cristoforis.

L’Agenzia del Demanio ha pubblicato ieri l’atto di aggiudicazione della gara aperta a maggio per assegnare l’incarico di progettare la ristrutturazione completa della caserma di piazzale Montesanto. Per 5 milioni e 474mila euro, scaduti i termini dell’avviso, sono arrivate undici proposte vagliate a luglio dalla commissione deputata. Sono state valutate non solo le offerte economiche, ma anche le caratteristiche tecniche dei proponenti oltre alla loro professionalità.

La gara

Il punteggio più alto è stato assegnato al raggruppamento di imprese guidato da Settanta7, con sede a Torino, ma anche a Milano e Lione. Un gruppo che ha seguito molti progetti importanti in tutta Italia e non solo, per esempio la trasformazione dello Scalo Farini nel capoluogo lombardo. Del raggruppamento fa parte anche Spibs, uno studio di progettazione di Roma. L’offerta è stata ribassata del 45,97%, dunque il costo finale della progettazione sarà di circa tre milioni.

Nella graduatoria segue l’azienda Rtp Sinergo, una società di Venezia al lavoro nel campo dell’architettura e dell’ingegneria. Al terzo posto i progettisti Gnosis insieme alla Aecode di Napoli.

«L’aggiudicazione è avvenuta a favore delle imprese guidate dalla Settanta7 - spiega il direttore regionale dell’Agenzia del Demanio Massimiliano Iannelli – la tempistica proposta per arrivare ad un progetto sia esecutivo che definitivo è stata anche ridotta. Passa da 180 a 144 giorni. La stipula del contratto può avvenire dal 10 di ottobre in assenza di ricorsi. Quindi entro i primi mesi del 2024, intorno a marzo, dovremmo avere la progettazione completa così da aprire la gara per i lavori».

I cantieri potrebbero aprire nel secondo semestre del prossimo anno, per un arco temporale che guarda al 2026. Il contratto principale per la progettazione ora ha un costo pari a un milione e 972mila euro. Al lavoro con i vincitori gli studi di architettura Russo e Perillo di Bari, Ante Quem di Bologna e l’ingegnere milanese Mathilde Amelie. Tutta l’operazione costa allo Stato 37 milioni, ma senza canoni d’affitto e cedendo le strutture liberate si immagina un risparmio pari a due milioni l’anno.

La nuova cittadella

Nel complesso verrà trasferita prima la Prefettura, da via Volta gli uffici verranno collocati nel corpo centrale della caserma che guarda verso piazzale Montesanto. L’Agenzia delle Entrate (sia la sede di via Cavallotti che gli uffici di via Italia Libera) avrà sede nella palazzina opposta, antistante il campo da calcio. Verranno trasferiti anche i servizi della riscossione di Erba e Cantù.

Accanto troverà posto la commissione tributaria provinciale, verranno ricollocati anche la direzione territoriale del lavoro, l’ufficio per l’esecuzione penale esterna, la direzione territoriale del lavoro e l’archivio di Stato nel blocco in mezzo alla palazzina su lato di via Cosenz. Nel nuovo polo amministrativo lavoreranno, stima il Demanio, 398 dipendenti pubblici.

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