Dengue a Olmeda, duecento persone avvisate

Capiago Intimiano Il sindaco Cappelletti: «Insieme alla protezione civile abbiamo informato i residenti, andando porta a porta»

Capiago Intimiano

Per tre notti, a causa della disinfestazione larvicida e adulticida: finestre chiuse, animali in casa, bucato steso all’interno. Per sei giorni: niente verdura dall’orto.

E attenzione a non essere punti da una zanzara tigre, vettore di febbre dengue: nella zona della chiesa di San Carlo, a Olmeda, si è vista sia l’anno scorso che quest’anno. Sono un centinaio le famiglie, circa 200 persone, che in questi giorni devono stare all’erta dopo un caso di febbre dengue, contratta all’estero da un uomo che è rimasto poi chiuso in casa per qualche giorno nella località del Comune di Capiago Intimiano, prima del ricovero all’ospedale Sant’Anna di San Fermo: la dimissione dalla struttura di Asst Lariana dovrebbe avvenire in settimana.

Le preoccupazioni

Tra i residenti, non manca qualche timore. «Io alle zanzare sono anche allergica - dice Luigia Frigerio - Le zanzare tigre, qui, c’erano l’anno scorso e ci sono anche quest’anno». «Sono rientrato in tarda serata e in effetti ho visto le operazioni di trattamento», afferma Marco Tosato. «Il bucato? L’abbiamo lasciato in casa durante la notte - spiega Mattia Peduzzi - ma direi che siamo tranquilli».

Prima dell’alba, sia oggi che domani, sono previsti gli altri due trattamenti con prodotti, come ha sottolineato il sindaco Emanuele Cappelletti, non tossici. Il primo, è stato effettuato nella notte di ieri, dalle 2 alle 3.30: si è chiesto comunque il rispetto delle precauzioni dalle 2 alle 6, valido anche in queste altre due notti.

Nella serata di venerdì, il sindaco e ben tre squadre - nove volontari - della protezione civile di Cantù hanno suonato a campanelli e citofoni di tutte le abitazioni nel raggio di circa 200 metri dalla zona dove si trovava l’uomo.

«Abbiamo allertato circa un centinaio di famiglie - ripercorre il sindaco - quindi circa 200 persone. La gente ha ringraziato, hanno capito tutti quanto è stato impegnativo anche per noi intervenire in tempi brevissimi, a poche ore dalla comunicazione di Ats Insubria. C’è chi mi ha fatto delle domande mirate. Abbiamo constatato che molti hanno saputo subito della vicenda attraverso il canale Telegram del Comune: bene se anche altri nostri concittadini aderiranno a questo canale».

Le precisazioni di Ats

Luca Montorfano, responsabile della protezione civile di Cantù, ricorda come i volontari abbiamo scortato il mezzo di un’azienda privata impegnato nella disinfestazione insetticida. «Oltre a esserci divisi in serata in tre squadre, tra via San Carlo, via Olmeda, via Roncaccio e via Canturina - dice - abbiamo fatto da scorta al mezzo impegnato nel trattamento, per evitare anche eventuali incidenti stradali».

Ieri, Ats Insubria ha inoltrato una nota: «L’Agenzia precisa che a Capiago Intimiano è stato accertato un caso di dengue e per questo, in via precauzionale, sono stati attivati i trattamenti preventivi previsti dal protocollo vigente: la situazione non desta alcuna preoccupazione, né allarme. Inoltre, Ats Insubria sottolinea che non sono presenti casi di febbre gialla», come invece comunicato dal Comune.

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