Europan, la città futura: vittoria per il centro
che diventa ecomuseo

Cantù/1 Viaggio in tre puntate tra i progetti premiati. L’opera di Margherita Pasquali e Carlotta Olivari propone un mix tra radici rurali, turismo e servizi

Valorizzare le radici rurali della città, trasformare il centro in un ecomuseo e favorire turismo e servizi anche con la digitale CanturinApp. Vi è questo al centro del progetto vincitore per Cantù di Europan 17, “Cantù Digital Eco-Logics”, a firma delle progettiste Margherita Pasquali, 29 anni, di Monza, e Carlotta Olivari, anche lei 29 anni, con base a Milano.

La CanturinApp

«Progetto ricco di stimoli strategici, sia su larga scala sia su quella locale», si legge nelle valutazioni di Europan. «Durante il sopralluogo organizzato da Europan Italia a cui abbiamo partecipato - raccontano le due progettiste - è stato per noi immediato renderci conto della difficoltà oggettiva di avere una connessione diretta tra le grandi direttrici di Milano, Como e Lecco e Cantù. La dipendenza dall’utilizzo dell’auto è diventata per noi una riflessione progettuale. Poter scoprire un territorio pieno di risorse come quello Canturino senza dover dipendere dall’automobile, poter usufruire di una mobilità lenta è diventato per noi un vero tema di progetto».

La CanturinApp: «Nasce dal desiderio di poter avere un unico strumento essenziale per tutti i cittadini temporanei e residenti. La piattaforma si sviluppa in quattro parti: la piattaforma completa per eventi, la pianificazione personalizzata del percorso, i servizi di mobilità efficienti, il pagamento semplificato».

Nel progetto ampio spazio è stato dato alla mobilità elettrica e al collegamento tra il centro e le stazioni: «La mobilità elettrica, come bike sharing, monopattini elettrici, in parallelo con l’implementazione di nuovi percorsi ciclopedonali diventano uno strumento importante per ridurre le distanze esistenti e per godere appieno delle risorse che Cantù e il territorio rurale offrono. I nuovi nodi intermodali che collegano le stazioni dei treni al centro della città sono pensati per aumentare l’accessibilità, riducendo l’inquinamento e disincentivando l’utilizzo delle auto. Offrire un’alternativa all’auto è necessario per pensare a una Cantù più connessa e ridurre il traffico congestionato che si concentra all’ingresso della piccola area pedonale. Questa città è in grado di aprire lo sguardo al suo territorio circostante ed è ricca di luoghi da scoprire legati anche alla bellezza storica della città stessa».

«Lavoro molto stimolante»

Stimolante lavorare su Cantù? «Per me molto - afferma Pasquali - ma è stato anche bello fare un progetto riconosciuto a livello europeo su un luogo che conoscevo già bene, essendo io di Monza. Mi è piaciuto tornarci da progettista». «Lavorare in un territorio così ricco di spunti, tracce storiche e di cultura locale - aggiunge Olivari - ha stimolato un grande processo creativo e per me estremamente arricchente».

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