Fabre...gasp: tutto vero, Cesc è qui

L’arrivo Il campione spagnolo che giocherà nel Como è stato accolto ieri dai tifosi in delirio allo stadio Sinigaglia. Una clamorosa novità: Il calciatore ha acquistato l’1% delle quote come segnale di legame solido al progetto

Altro che Dirceu. Quello che si è visto ieri allo stadio Sinigaglia a Como non si era mai visto. Dirceu? Hansi Muller? Altri campioni della vita azzurra? Tutta un’altra storia e tutta un’altra epoca mediatica. Lo sbarco di Cesc Fabregas, campionissimo del calcio spagnolo e internazionale, che ha deciso di chiudere la carriera a Como, per la precisione nel Como col maglione di cachemire degli Hartono, è stato un evento: trecento tifosi in delirio, fumogeni, cori e uno schieramento di telecamere, microfoni e taccuini impressionante. Da Sky (anche Uk) a Dazn in giù. In una giornata che, al di là delle suggestioni e dell’adrenalina, si è portata dietro una notizia non banale: Fabregas, non solo ha deciso di giocare gli ultimi due anni della sua carriera nel Como, non solo ha confermato di voler proseguire il rapporto con questa società anche dopo aver smesso gli scarpini, ma addirittura ha acquistato una quota simbolica (si parla dell’1%) per dare un segnale di legame ulteriore al progetto. Così cambia, se non tutto, molto: Fabregas viene a Como non solo per dare gli ultimi due calci al pallone («ma sono uno che vuole vincere», ha ricordato con ghigno di sfida), ma per intraprendere poi una carriera successiva qui, forse da allenatore, comunque nel progetto calcistico disegnato da Wise. Per Como, un colpo clamoroso che va oltre il campo.

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I retroscena

La giornata, che più in là racconteremo nei particolari folkloristici, ha portato anche altre sfumature. Come avevamo scritto qualche tempo fa, è stato l’entourage di Fabregas a cercare il Como e non viceversa. Nel senso che il suo agente, l’inglese Darren Dein, figlio dell’ex presidente dell’Arsenal, è il procuratore anche di Luis Binks, il difensore appena acquistato dal Como. È stato lui, l’agente, a dire a Wise: «Ho una cosa per te, vediamo che mi dici...». È nata così, con lo spagnolo allettato poi dalla presenza di Wise (ex bandiera del Chelsea, dove Cesc ha giocato), ma anche dalla location, quella Como che aveva frequentato da turista, in quell’Italia fonte di ispirazione della moglie (tanto da dare ai figli nomi italiani).

I contorni dell’operazione

E così, i contorni di questa operazione, che continua ad essere sorprendente, e che attira l’attenzione di tutto il mondo pallonaro, ora sembrano più nitidi, più logici, più credibili. La raccontiamo, allora, questa prima giornata di Fabregas a Como? Il campione spagnolo è arrivato in mattinata da Lugano dove pare abbia una base logistica. Attorno alle 11 allo stadio, per poi salire subito sul pullmino della società con il Team Manager Calandra e il nuovo responsabile dei medici Chiara Airoldi per andare a effettuare le visite mediche nel centro specializzato di Cantù.

Intanto alle 11.15, attorno allo stadio Sinigaglia ha cominciato a a riunirsi una folla di tifosi. Con le maglie addosso, le sciarpe, le bandiere. Un segnale importante, perché quello dell’appeal con una città spesso dormiente, era uno dei quesiti della faccenda.

Alle 11.45 i tifosi, circa 300, sono stai fatti entrare allo stadio e bloccati poi da una fila di transenne che dava nello spiazzo davanti all’ingresso della sede e alla tribuna centrale. Colpiva, soprattutto, la presenza di tanti ragazzi giovani e giovanissimi; ma del resto Fabregas è già un tipico prototipo di calciatore mediatico da social.

L’attesa

L’attesa sotto il sole cocente è passata tra cori, qualche fumogeno e la curiosità anche degli addetti ai lavori. Ad esempio, a un certo punto alla finestra degli spogliatoi è comparso il difensore inglese Binks, che si è goduto lo spettacolo. Alle 12.51 il van con i vetri scuri, entrato dall’ingresso delle piscine, ha puntato a bassa velocità la zona dove c’erano i tifosi: boato da gol, la porta dell’auto si è aperta e Fabregas è sceso agitando la manina, avvicinandosi subito alle transenne per firmare autografi su ogni cosa, fogli, quaderni, magliette, sciarpe, bandiere. Un ragazzino sventolava il cartello “Welcome Fabregas”, i cori salivano al cielo, qualcuno dello staff della comunicazione gli ha passato un cellulare per farsi un selfie con alle spalle la folla. La scena è durata più di un quarto d’ora. Poi il giocatore si è infilato in sede per conoscere impiegati e addetti vari.

Per il pranzo la comitiva con il manager Suwarso, il Ceo Wise, il dg Ludi si è trasferita all’Hotel Hilton dove era in programma la conferenza stampa alle ore 15. È stato lì che Fabregas è stato raggiunto dalla famiglia, dalla moglie Daniella, dai figli Lia, Leonardo e Capri, più gli altri due figli della donna da un precedente matrimonio. Dopo il pranzo, la conferenza stampa dove Cesc ha raccontato tutto. Nel pomeriggio il giocatore ha incontrato la squadra.

Oggi ci sarà il primo allenamento, il primo contatto con l’allenatore Gattuso, il primo test che indicherà le sue condizioni fisiche. E solo allora sapremo quando Cesc Fabregas potrà essere disponibile per scendere in campo. In maglia azzurra. Da non credere.

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