Le famiglie sono in vacanza, ma i ladri no: raffica di furti a Cantù

L’allarme Almeno tre episodi, in viale Madonna hanno agito di mattina. Il racconto: «Impronte sui muri, si sono arrampicati usando il tubo del gas»

La città deserta per le vacanze. E i ladri che arrivano nella settimana di Ferragosto e dintorni, quando i quartieri si sono svuotati, per entrare nelle case, alla ricerca di oro e contanti.

Sono almeno tre gli episodi avvenuti nell’arco di appena cinque giorni, tra il centro e la periferia, in un’ideale linea di colpi, fra effrazioni nella maggior parte riuscite - così in due casi su tre - e un’altra tentata, sventata grazie alla prontezza di un residente, sveglio nella notti calde di questi giorni e riuscito a far fuggire la banda. Ma si ruba volentieri anche di mattina.

La linea dei colpi parte dal centro, secondo anche quanto pubblicamente denunciato sui social.

Visite spiacevoli

La prima visita, in una zona centralissima, quale è viale Madonna. Dove i ladri, appunto, in questo caso, hanno preferito una visita mattutina. Il modus operandi e il movente standard: entrare nelle abitazioni da una finestra per mettere le mani su banconote e gioielli o gioiellini, spesso ricordi di famiglia, conservati nei cassetti, all’interno delle case, messe di solito a soqquadro.

E potrebbe non essere un caso l’ideale traiettoria di azione che passa tra angoli e bui e strade meno battute, come la non distante via Resegone, il cui inizio, dalla vicina via Brighi, dista da viale Madonna solo qualche centinaia di metri.

In questo caso, e all’insegna di una certa operosità, magari potenziata per cercare di mettere a segno più furti in un periodo in cui tanti sono al mare o in montagna, una visita non di giorno, ma in piena notte. A poche ore dal Ferragosto di pausa per tutti.

«Abito nella casa a fianco, qui c’era una mia familiare, ora l’abitazione da qualche tempo è vuota. Sono convinta che i ladri siano arrivati di notte - riferisce, chiedendo di non divulgare il proprio nome e cognome, noto a La Provincia, la residente che ha denunciato la violazione di proprietà privata ai Carabinieri di Cantù - alle sette di sera, il giorno di Ferragosto, il cancello era chiuso, la casa intatta. La mattina dopo, alle sette, ho trovato le impronte sul muro. I ladri si sono arrampicati sfruttando il tubo del gas a fianco del pluviale».

«Credo che fossero almeno in due - continua il residente di via Resegone - perché hanno aperto sia una finestra al piano terra che un altro ingresso sul balcone. Se fosse stato uno solo, una volta entrato, il ladro si sarebbe reso conto che piano terra e primo piano sono comunicanti, e si sarebbe quindi risparmiato la fatica di forzare un altro improprio accesso».

I ladri si sono trovati di fronte una situazione insolita. «Ci sono per questioni di comodità diversi oggetti sparsi per la casa, di recente ho ad esempio dato qualcosa ad un nostro familiare. Stiamo cercando di capire cosa effettivamente sia stato rubato. Non possiamo escludere che siano stati sottratti contanti o oro, chi abitava in questa casa, infatti, potrebbe aver nascosto qualche valore anche a nostra insaputa. Quindi può darsi che i ladri abbiano trovato quel che cercavano, anche se ci sembra improbabile. Comunque non è la prima volta che passano in via Resegone: negli anni, solo da me, ci sono stati ben tre furti».

Sorpresi in via Maroncelli

Il terzo episodio risale a qualche giorno fa, in via Maroncelli, una strada privata dietro l’asilo Sole di via Rossini, a breve distanza da viale Italia, a Vighizzolo, raggiungibile anche da via Monte Palanzone. E si è quindi sempre nelle vicinanze di via Resegone, sull’ideale linea d’aria che va dal centro di Cantù verso la periferia della città che guarda verso Mariano.

Gli stessi ladri, in questo caso, sono stati sorpresi da un residente, allontanati: non si aspettavano qualcuno, in quel momento, sveglio, in casa. Anche se chi li ha messi in fuga afferma di non aver visto volti o auto. È però sicuro di un aspetto: erano in tre.

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