Fontana: «La Pedemontana si farà». Ma sui pedaggi ancora nessuna decisione

Marianese In Regione il convegno in cui è stato ribadito l’impegno a realizzare l’opera. Il presidente sul pagamento: «Inutile fare previsioni». Orsenigo: «La gente vuole chiarezza»

Milano

Non si è parlato dell’introduzione del pedaggio nel convegno che si è tenuto ieri nel palazzo della Regione a Milano, sulla tratta B2 della Pedemontana (che si sovrapporrà all’attuale Milano-Meda da Lentate a Bovisio).

«Un’opera strategica attesa da oltre 50 anni -ha detto il presidente regionale Attilio Fontana -. Collegherà territori di grande rilevanza economico-produttiva sull’asse est-ovest, sarà utile per le imprese e favorirà l’accessibilità verso Malpensa».

Nel suo intervento Claudia Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche ha sottolineato che «si sta lavorando per il futuro del territorio, proponendo un’opera che faciliterà le connessioni est-ovest evitando lo snodo di Milano. Pedemontana porterà a decongestionare le attuali infrastrutture viarie e determinerà una riduzione dei tempi di percorrenza con circa 45 milioni di ore annue risparmiate». Al convegno ha partecipato anche Matteo Salvini, vicepremier e ministro per le Infrastrutture e i Trasporti. «La Pedemontana – ha detto - si inserisce in un contesto di rinascimento infrastrutturale lombardo e farà risparmiare tempo, denaro e code, riducendo l’inquinamento». A margine del convegno, il presidente Fontana, ha risposto alle domande sull’introduzione del pedaggio.

«È inutile prevedere che cosa succederà - ha detto -. Vedremo la situazione e cercheremo di valutare il tutto. Però è fuori di dubbio che l’opera in sé riuscirà a portare notevoli benefici sul territorio. E credo di poter dire che la prima parte realizzata è una delle infrastrutture più apprezzate dagli utilizzatori. Quindi iniziamo a fare l’opera, poi parliamo di tutto il resto».

Molto critico il consigliere regionale comasco del Partito Democratico, Angelo Orsenigo. «Fontana dice che è inutile parlare oggi dei pedaggi, ma i sindaci e i cittadini di territori come la Brianza e il Comasco chiedono chiarezza proprio ora. Non si può liquidare – ha proseguito il consigliere dem - il tema con un “ne parleremo dopo”. Così si elude una questione cruciale: a quale costo reale i nostri territori utilizzeranno questa infrastruttura? Già oggi, la tratta attiva è una delle più care d’Italia e disincentiva l’utilizzo dell’autostrada. È questo il modello che vogliamo estendere?». Orsenigo non focalizza l’attenzione solo ed esclusivamente sul pedaggio.

«Ancora una volta, da parte del presidente Fontana e del ministro Salvini, sentiamo grandi dichiarazioni di principio sulla Pedemontana - ha detto il consigliere - si parla di futuro, di benefici, di sostenibilità. Ma mancano risposte concrete sui temi reali che toccano ogni giorno cittadini, sindaci e imprese. Pedaggi, costi ambientali, impatto sul territorio, tempi certi di realizzazione: su tutto questo siamo ancora nel campo dell’incertezza. Ecco perché ribadiamo con forza che i cittadini, come i sindaci, non hanno bisogno di slogan e promesse generiche, ma di scelte chiare, trasparenti e responsabili».

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