Furti, continua la razzia prenatalizia. Altro colpo dei ladri a Cantù

Cascina Amata Forzata una portafinestra al piano terra di un condominio. L’appartamento è stato ribaltato per cercare ori e contanti, ma non avrebbero trovato niente

Ancora i ladri a Cascina Amata, ancora un’altra effrazione, all’ora di cena, in condominio, mentre diverse famiglie erano in casa. E i topi di appartamento, di nuovo, hanno ribaltato un’abitazione, alla ricerca di oro e contanti. Da capire se sia stato rubato o meno quel che andavano cercando, ma da un primo controllo parrebbe di no, dato che l’abitazione non sarebbe sempre utilizzata.

Via Tonale saccheggiata

Ma nulla toglie all’allarme furti girato di nuovo tra i vicini, alle prese con un tardo autunno parecchio difficile, viste le numerose incursioni succedutesi in frazione. E quasi tutte, si potrebbe dire, nelle strette di vicinanze di via Tonale. Motivo per cui c’è chi pensa anche a un ladro a chilometro zero. Qualcuno che, nel vicinato, stia cogliendo come un’opportunità l’invadere la proprietà dei vicini per entrare nelle abitazioni, e prendere soprattutto soldi o catenine, pur di chiudere la giornata senza lavorare.

Tutto questo, a rischio di condanne se non di arresti. L’ultimo episodio della serie è avvenuto in queste sere in via Monti, altra strada periferica, appena dietro il panificio, non distante dalla centrale piazza Cugini Bartesaghi e Caduti Cascinamatesi. Qui, nella penombra, non è impossibile aggirarsi tra una stradina e l’altra. I ladri sembrano aver eletto questa zona a terra di ruberia. A favore, il buio, le famiglie tappate in casa per il freddo che non invita certo a passeggiare per strada. E i malviventi che decidono di entrare negli appartamenti lasciati incustoditi.

«I ladri - racconta una vicina - sono arrivati sotto casa nostra, in un appartamento al piano terra, verso le 19.30. Abbaiava il cane di un vicino, e quanto pare non solo il suo. Ma nessuno si è accorto della presenza di questi che sono entrati nella nostra palazzina. In un appartamento, tuttavia, pressoché vuoto, non molto utilizzato.

Hanno forzato la portafinestra che dà sul giardino. E dentro hanno sparso la solita confusione. Ma non avrebbero trovato nulla da rubare, forse perché non c’era nulla da rubare, almeno per quel che cercavano loro». Nelle considerazioni di altri residenti, i ladri avrebbero avuto la possibilità di coprirsi la fuga grazie all’agilità con cui hanno scavalcato alcune siepi di recinzione. Con un passaggio piuttosto rapido tra una proprietà e l’altra, avrebbero raggiunto quindi facilmente una delle strade principali fra Mariano e Cantù: via Tonale, via Montebaldo o, già sul territorio della confinante Mariano, via per Cascina Amata.

L’episodio in via Carducci

Proprio nei dintorni di via Monti, più precisamente, in via Carducci, sempre alle spalle del panificio, qualche sera prima, verso le 18.50, alcuni residenti avevano visto due ladri nella via: «Ci siamo affacciati alla finestra - aveva raccontato la testimone diretta - Loro in quel momento erano al cancello, e poi sono scappati nascondendosi lungo la siepe dell’unico giardino, andandosene in totale tranquillità. Erano a cinque metri dalla mia finestra, statura normale, magrolini, vestiti di nero, incappucciati, perché del volto e della testa non si vedeva nulla. Appena ce ne siamo resi conti, siamo usciti ad urlare. Nemmeno si sono girati». Potrebbero tornare di nuovo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA