Giada ha vinto la sua sfida a nuoto. Attraversato lo Stretto di Messina

Mariano Comense A 41 anni si è posta l’obiettivo e lo ha raggiunto: «Ho superato paure e anche i miei limiti»

Un’ora e mezza per attraversare lo Stretto di Messina superando una bracciata dietro l’altra tutti quegli abissi di paura che spesso allungano le distanze dall’approdo finale. È il traguardo tagliato da Giada Pasi, 41 anni, originaria di Ravenna, ma ormai da un anno residente a Perticato, lo scorso 12 luglio, quando si è tuffata dalle coste siciliane per raggiungere quelle calabresi a termine di un tratto che doveva essere di tre chilometri e mezzo dilatato a poco più di cinque dalle correnti. Ma lei che fino a gennaio non riusciva a stare galla, non ha desistito, completando la sfida nell’ambito di un percorso di crescita personale che prevede delle prove fisiche.

«Fino a gennaio, l’acqua rappresentava per me un territorio sconosciuto da temere, una paura che mi impediva persino di stare a galla. Tuttavia, l’istinto di voler superare i miei limiti e la voglia di vivere abbandonando alcune mie paure, mi hanno spinta ad affrontare una straordinaria sfida nell’ambito di un percorso di crescita personale». Questa la genesi della traversata, come racconta Giada che, dopo aver affrontato la solitudine del deserto, si è preparata all’appuntamento con l’acqua allenandosi cinque giorni a settimana in vasca.

Una routine spezzata dalle complicanze post operatorie di un intervento chirurgico che doveva essere di routine, invece, l’ha immobilizzata per un mese e mezzo a letto. «Ad aprile ho ripreso gli allenamenti» prosegue Giada che, una bracciata dietro l’altra, ha lasciato la sicurezza della linea che detta le distanze in piscina per aprirsi al mare. «È stata un’esperienza impegnativa: eravamo in dodici, divisi in gruppi da tre. Alcune ragazze hanno avuto un attacco di panico, le correnti forti ci spingevano verso destra ma, alla fine, sono arrivata sugli scogli in Calabria».

A restituire la felicità per l’impresa, il sorriso di Giada che ha attraversato lo Stretto di Messina in un’ora e 37minuti. Una tappa del percorso di crescita personale intrapreso ormai due anni fa e che, nel tempo, l’ha portata a confrontarsi con delle prove fisiche, la prima la traversata del deserto, la seconda il mare, lei che non ha mai temuto gli imprevisti. «Nove anni fa ho lasciato il posto da dipendente e mi sono reinventata un lavoro sui social nel nature marketing, occupandomi del benessere a 360 gradi grazie a un team di 5mila donne che lavorano con me in tutta Europa».

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