Gli ospedali fanno spazio ai contagiati
Sant’Anna, ridotta l’attività ordinaria

Invariate urgenze, cure oncologiche, per gravi traumi, cardiache e neurologiche - Gallera: «Non è un lockdown sanitario, ma una rimodulazione della disponibilità di posti letto»

Como

L’attività programmata al Sant’Anna viene parzialmente ridotta, salvo le urgenze, i problemi oncologici, i gravi traumi, le patologie cardiovascolari e neurologiche tempo dipendenti.

Al Valduce, come in tutti gli altri ospedali pubblici e accreditati della provincia, scatta lo stop ai ricoveri in elezione (programmati) perché servono letti per reggere all’urto della seconda ondata della pandemia. Questo in sintesi è quanto deciso ieri dalla Regione Lombardia.

L’assessore al welfare Giulio Gallera ha spiegato che non è «un lockdown sanitario, ma una rimodulazione organica e funzionale delle attività sanitarie negli ospedali lombardi. La rapida evoluzione epidemiologica e il conseguente aumento del numero dei ricoveri hanno determinato la necessità di un ampliamento della disponibilità dei posti letto Covid intensivi, per acuti e sub acuti, e delle degenze di sorveglianza».

Quindi negli hub individuati per la cura del Covid, per la nostra provincia il Sant’Anna, viene in parte ridotta l’attività programmata, mentre resta inalterata l’attività per i casi gravi o urgenti. Negli ospedali non hub invece i ricoveri programmati sono sospesi per rendere disponibili posti letto Covid per acuti e subacuti, sempre garantendo le urgenze.

La sospensione o la riduzione non riguardano le attività ambulatoriali. Visite, esami, screening e follow up per ora continuano. Quanto agli Ircss (ospedali di eccellenza che hanno anche finalità di ricerca) e ai presidi specializzati, devono rendersi disponibili a ricevere pazienti inviati dagli hub Covid, ma con problemi legati alla competenza dell’ospedale. Non sarà un lockdown sanitario, ma di certo siamo in una fase di rinnovata emergenza. È dalla fine di settembre che un ospedale come il Sant’Anna sta progressivamente aumentando i letti per i soli pazienti Covid riducendo lo spazio dedicato alle altre patologie e agli altri bisogni di cura. Ormai anche gli altri ospedali minori e le cliniche dovranno di nuovo impegnarsi nella lotta al Covid.

«La rete sanitaria lombarda – ha spiegato ancora Gallera - ragiona e opera in ottica di sistema, a beneficio della continuità delle cure e delle prestazioni, in una fase di emergenza e di grande necessità».

Intanto il Sant’Anna vista la risalita dell’epidemia continua a riorganizzare letti e reparti. I 16 posti letto della Neurologia sono stati trasferiti nella Riabilitazione e la Nefrologia si è trasferita al posto della Neurologia nella Degenza chirurgica 2. Il trasferimento della neurologia e della nefrologia ha consentito un accorpamento e di conseguenza una disponibilità di personale che porta così ad attivare altri 13 posti letto Covid nella degenza Medica 3. A Mariano Comense sono stati aperti altri 10 posti letto nella degenza Covid di transizione.

«Faremo tutto quanto sarà possibile per rispondere ai bisogni della comunità comasca e del territorio lariano» commenta il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi. n 
S. Bac.

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