I commercianti lanciano l’allarme dopo le spaccate: «Più antifurti e pattuglie di notte»

Cantù Bolla (Confcommercio): «Puntare sugli apparecchi privati, anche con bandi pubblici». Elli (Fipe): «Siamo molto preoccupati». Il vicesindaco Molteni: «Sono sbandati non organizzati»

La preoccupazione, nella categoria, ora che le spaccate notturne coinvolgono, oltre alle farmacie, anche i ristoranti, c’è. E molta. Da una parte, si è convinti che la strada di dotarsi di antifurti, meglio se grazie a bandi pubblici, funzioni. Dall’altra, si chiedono più pattuglie sul territorio, per potenziare il servizio nel cuore della notte. Il Comune, nel mentre, si dice disponibile ad aprire a un confronto.

Lo stesso metodo visto nell’assalto alle farmacie è stato trasferito ora ai ristoranti, come visto “Al Capolinea” di via Como in queste notti: alle 4, spaccata sul vetro della veranda esterna, per prendere quel che si può trovare nel registratore di cassa come fondo, poche centinaia di euro. E bottiglie di vino costoso.

Mauro Elli, presidente di Fipe Confcommercio Como, non nasconde che le spaccate notturne ai ristoranti siano un problema in più che prima non c’era. «Siamo molto preoccupati - afferma - chiediamo alle Forze dell’Ordine un intervento efficace per intensificare i controlli durante i servizi notturni. Ci mancava solo che venissero a farci visita di notte. Abbiamo gli allarmi, ma possono non bastare: noi la nostra parte comunque la facciamo, ma più di così non possiamo certo metterci a dormire nei ristoranti».

«Vetrine rotte per cifre ridicole»

© RIPRODUZIONE RISERVATA