Il centro della città che cambia: obiettivo 200 nuovi parcheggi

Cantù In parte arriveranno in piazzale Fratelli Cervi, destinato a sopraelevarsi di un piano. Ma il sindaco conferma che si punta anche all’area De Amicis: via Andina e via Enrico Brambilla

Nella politica urbanistica della Giunta, a partire dalla visione del sindaco Alice Galbiati, c’è la volontà, da conciliare con l’iniziativa privata, anche di creare nuovi posti auto. Non pochi: se possibile, circa 200 nuovi parcheggi. In parte, arriveranno, di sicuro, in piazzale Fratelli Cervi, destinato a sopraelevarsi di un piano con un investimento pubblico. In parte, se ci sarà un accordo, sull’area privata dell’ex collegio De Amicis: il Comune ha chiesto, in questo caso, proprio al privato interessato a realizzare un progetto, un approfondimento in termini di documenti progettuali. Ma, sul tavolo, la partita della città si gioca anche in altri punti.

E quindi, come ricorda il sindaco: massima disponibilità a confrontarsi con la proprietà del Castello Pietrasanta. E poi, la volontà di valorizzare tutti gli ambiti di rigenerazione urbana: non solo Pietrasanta e De Amicis, ma anche Pianella. Dove oggi si vedono soprattutto vetrine chiuse e appartamenti in vendita. L’obiettivo: mettere a sistema Cantù, dice il sindaco. Con il museo diffuso come catalizzatore attrattivo.

«Disponibili a collaborare»

«L’ampliamento di piazzale Fratelli Cervi è all’interno del grande e importante programma che riguarda il parcheggio pubblico - dice il sindaco, interpellata sui temi in questione da La Provincia - Per quanto riguarda l’area ex De Amicis, ricordiamo che si tratta di un’area privata. Siamo in attesa di avere della documentazione più corposa da parte dell’interventore, che ci permetta un’interlocuzione». L’anno scorso aveva mosso i primi passi il progetto di recupero del comparto, promosso dall’impresa di costruzioni comasca Nessi & Majocchi e dal gruppo Immobiliare San Paolo di Cantù. In zona De Amicis, per quanto riguarda i parcheggi: «Se ne potrebbero ricavare, diciamo, almeno circa un centinaio, ad occhio, suddivisi sia sul lato di via Andina, dove c’è richiesta anche per la presenza delle vicine scuole, che sul lato di via Enrico Brambilla», dice il sindaco.

Sembra che non si muova nulla sul versante del Castello Pietrasanta. Ad aprile, dopo la vendita all’asta fallimentare, si era detto che l’acquisto era stato perfezionato da una società con sede legale in via Fratelli Galimberti. Ad ogni modo: «Da parte del Comune c’è la massima disponibilità e il massimo interesse per un parziale utilizzo, anche nell’ottica del museo diffuso», afferma Galbiati.

Tre punti da recuperare

In tema di ambiti di rigenerazione urbana, oltre a De Amicis e Pietrasanta, vi è anche il centrale quartiere di Pianella. «Penso a tutti e tre questi ambiti: il senso è in un ragionamento più ampio, nel mettere a sistema singoli interventi - sottolinea - E non dimentichiamo che l’Amministrazione comunale ha manifestato interesse per un programma europeo, Europan». Che potrebbe, con giovani progettisti, ridisegnare il centro tra piazza San Rocco e largo Adua.

In questi giorni, si è parlato anche di appartamenti non occupati a Cantù. Antonio Pagani, capogruppo consiliare Pd-Unire Cantù-CanTu con Noi, ha fornito un dato Istat: a Cantù ben 4mila e 739 abitazioni, il 22,19% del totale, risultano non occupate. Il sindaco Galbiati prova a indicare una strada agli stessi privati proprietari: «La ristrutturazione attraverso anche i tanti incentivi statali - dice - Il dato è da approfondire, soprattutto per capire il tipo di immobili interessati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA