Il saluto di don Xodo: «Grazie canturini,
vivete nel Vangelo»

La lettera Il prevosto lascia dall’1 settembre l’incarico e ha scritto ai fedeli della comunità guidata per 9 anni. «Parto sereno, ma sarei rimasto volentieri tra voi»

Il suo saluto da prevosto, alla città che ha imparato ad apprezzare e conoscere e che ora sta davvero per lasciare, che è un doppio invito: quello a continuare a «portare ancora frutti di Vangelo nei vostri ambienti familiari, professionali e di incontro quotidiano» e quello, concreto, a passare a trovarlo in quel di Agrate.

Conto alla rovescia, ormai, per il cambio della guardia alla guida della comunità pastorale di San Vincenzo. Dal 1 settembre don Fidelmo Xodo, 71 anni, lascerà Cantù, dove era arrivato nove anni fa, per andare a guidare la comunità pastorale Casa di Betania di Agrate Brianza-Omate e Caponago.

Il suo erede

Al suo posto arriverà don Maurizio Pessina, nato a Novate Milanese nel 1960 e ordinato sacerdote nel 1985 dal cardinale Carlo Maria Martini, attualmente parroco della parrocchia di San Martino e amministratore parrocchiale di quella di Santa Monica a Bollate. Don Fidelmo da Pasturo, dove era impegnato con gli Esercizi Spirituali dedicati ai sacerdoti che stanno cambiando incarico o destinazione pastorale, ha condiviso un intervento di saluto, distribuito ai fedeli attraverso Vita Comunitaria, il bollettino parrocchiale.

«Io parto sereno – le sue parole -, non solo per obbedienza al Vescovo, ma soprattutto perché sono certo di andare a servire un’altra porzione del popolo di Dio nel quale il Signore è presente e lo Spirito santo compie già da tempo la sua opera».

Non ha nascosto, don Fidelmo, come ha avuto modo di dire ai molti che l’hanno salutato personalmente da che si è saputo del trasferimento, che «sarei rimasto volentieri ancora un po’ a Cantù-Intimiano, ma è necessario che io vada in un’altra Comunità Pastorale. Una Comunità che ha un bel nome “Casa di Betania”, che esprime un senso di familiarità e amicizia. Il giorno del trasloco, ad opera dei solerti falegnami e volontari di Cantù (che ringrazio molto), è avvenuto, senza averlo previsto, proprio nel giorno liturgico che ricordava i santi Marta, Maria e Lazzaro. Per me è stato un segno e una carezza del Signore che mi incoraggiava al trasferimento, nonostante le preoccupazioni per questo nuovo incarico, vista l’età non più fiorente».

Non l’unico cambiamento, don Paolo Galli, dalla parrocchia di San Leonardo a Intimiano, andrà a quelle di Trezzano Rosa e di Grezzago, nel decanato di Trezzo sull’Adda. Gli succederà don Flavio Speroni, nato a Busto Arsizio nel 1962, oggi vicario nella comunità pastorale di Santa Teresa di Gesù Bambino a Desio.

Nuova missione

«In questa nuova missione – continua don Fidelmo - sono accompagnato anche dall’esempio di disponibilità al cambiamento di don Paolo e di altri sacerdoti che ho conosciuto qui e anche di fratel Stefano che viene come superiore dei concezionisti dalla lontana Calabria, di suor Iolanda che è stata eletta Madre generale delle Sacramentine, che andrà a Bergamo, di suor Angela che ritorna come superiora a Cantù e delle suore di sant’Anna, che fra pochi giorni arriveranno direttamente dall’India per inserirsi nella parrocchia di Intimiano». Un autunno di avvicendamenti. «Rinnovo a tutti il mio grazie – conclude - e chiedo al Signore che possiate portare ancora frutti di vangelo nei vostri ambienti familiari, professionali e di incontro quotidiano. Rimaniamo uniti nel ricordo e nella preghiera. E se qualcuno passa da Agrate, venga a trovarmi nella parrocchia di Sant’Eusebio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA