
Cronaca / Cantù - Mariano
Venerdì 27 Giugno 2025
Il sindaco replica sul De Amicis. «Accuse gravi, Pagani si dissoci»
Cantù La lista civica ha definito immotivato e poco trasparente il rifiuto sull’acquisto dell’area. Alice Galbiati: «Parlare senza supporto tecnico significa illudere i cittadini e svilire il dibattito»
Cantù
Il sindaco Alice Galbiati parla di «accuse gravi e infondate nei confronti dell’Amministrazione comunale» di «illazioni gravi». Tanto da invitare il capogruppo del partito Democratico Antonio Pagani a valutare di prendere le distanze dalle affermazioni della lista Noi, che fa parte della sua coalizione, con l’invito a «ripristinare toni e termini più consoni alla dialettica politica che all’insulto generato dall’intelligenza artificiale».
Il livello del confronto, sul futuro del comparto dell’ex collegio De Amicis, si alza e si fa scontro dopo le dichiarazioni del gruppo Noi con Antonio Pagani, che torna a ribadire la necessità di acquisire il comparto, dopo che Pagani stesso, in una lettera inviata al sindaco Galbiati, ne ha illustrato, cifre alla mano, la sostenibilità economica. Il recupero del De Amicis, rimarcano, è un’occasione unica, che non può essere sprecata per prese di posizione da parte dell’amministrazione la cui gestione della vicenda viene definita senza mezzi termini «opaca, reticente e priva di trasparenza». E accusata di inerzia, paventando l’ipotesi di negoziati «informali e portati avanti fuori da ogni controllo democratico».
La replica alla lettera
Parole che hanno non poco contrariato Alice Galbiati, che ha inviato una replica alla lettera di Pagani: «Nel rispetto del mandato amministrativo e della dignità istituzionale insita nel ruolo che tutti noi ricopriamo come rappresentanti del Comune, ritengo che il confronto – anche acceso – debba rimanere nei confini della correttezza e della responsabilità. Alimentare una narrazione allarmistica e diffidente, che dipinge come opaca o, peggio ancora, illecita ogni scelta non conforme alle proprie posizioni politiche, oltre che disonesta intellettualmente, non giova né alla Città né alla qualità del dibattito pubblico».
All’accusa di inerzia il sindaco risponde elencano i progetti sul tavolo: il project financing dell’Arena del Basket, la realizzazione della prima bretella della Canturina Bis, il MoMe. E anche l’impegno a mantenere per l’area De Amicis una vocazione culturale e di presidio pubblico.
«Toni alti e cifre banalizzate»
«Questo non significa - continua -, come chi sembra ignorare la complessità dei processi amministrativi tende a insinuare, avere in tasca una soluzione immediata o un progetto già confezionato da presentare alla Città. Significa assumersi la responsabilità politica e istituzionale di sollevare una criticità, metterla in agenda e lavorare per risolverla. Nei luoghi opportuni, con i tempi necessari e con i soggetti deputati ad affrontarla».
Ed è questa capacità di visione, l’affondo «che, purtroppo, sembra mancare in chi oggi, per spirito polemico o tornaconto politico, alza immotivatamente i toni, banalizza cifre, ignora vincoli e liquida problemi complessi come se si trattasse di scelte immediate e prive di conseguenze. Parlare di acquisti per milioni di euro senza alcun supporto tecnico o approfondimento, significa illudere i cittadini e svilire il dibattito, non rafforzarlo».
Per questo il sindaco ribadisce ancora una volta che «che questa Amministrazione non intende acquistare il comparto ex De Amicis» e che i calcoli presentati da Pagani, seppur corretti, mostrano un «approccio assolutamente parziale. Approccio che è proprio di chi non ha diretta esperienza di amministrazione di un Ente Locale. In questo non vedo alcuna offesa, se non la verità di un dato di fatto».
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