La Croce Rossa multata dai Nas. Anche per carenze igieniche

Cantù L’ispezione dei Carabinieri ha portato a sanzioni per 16mila euro

Cantù

L’ordine di smaltire prodotti surgelati con scadenza fino a un anno, ma anche sanzioni amministrative per 16mila euro. È questo, in estrema sintesi, l’esito dell’ispezione dei Carabinieri dei Nas nei magazzini della Croce Rossa di Cantù. La maggior parte delle multe riguarda l’assenza di documentazione burocratica (tipo, ad esempio, la mancata presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività di stoccaggio degli alimenti), ma tra le contestazioni amministrative vi è anche quella di carenza igienico sanitaria riscontrata all’interno del magazzino principale, ovvero l’ex macello comunale di via Tripoli, dato in concessione d’uso gratuita dal Comune all’associazione di volontariato.

Il presidente del Comitato canturino Giorgio Speziali, in una nota ufficiale inviata a La Provincia, aveva lamentato la divulgazione di informazioni «non veritiere che hanno leso l’immagine» della Croce Rossa, in particolare sul fatto che «non corrisponde al vero che dai controlli Nas nei magazzini sono stati trovati alimenti scaduti e che soprattutto qualsivoglia alimento sia stato sequestrato».

In effetti, su quest’ultimo punto, il presidente scrive correttamente: i Nas, infatti, hanno provveduto a intimare lo smaltimento di diversi chili di cibi la cui data di scadenza (o, per dirla tecnicamente, la data del termine minimo di conservazione) era non solo già trascorsa, ma aveva oltrepassato abbondantemente anche le stesse tempistiche indicate nei cartelli interni di Croce Rossa entro cui i cibi stessi possono essere consumati effettivamente.

Croce Rossa, in Lombardia, segue il manuale redatto da Ats Brianza sulla base di tabelle riassuntive stilate da Caritas e dalla Fondazione Banco Alimentare.

Come già anticipato nell’edizione pubblicata ieri, i Carabinieri hanno rinvenuto all’interno dei freezer del magazzino di via Tripoli pesce surgelato con data, sotto la voce “da consumarsi preferibilmente entro”, risalente anche al 2024. Sulla base della tabella seguita dalla stessa Croce Rossa quegli alimenti andrebbero distribuiti al massimo 1-2 mesi oltre il termine minimo consigliato.

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