La Fiera del Crocifisso di Cantù torna alla sua veste tradizionale: durerà un giorno, interamente dedicato agli animali

L’evento Per l’edizione numero 120 gli organizzatori concentrano gli eventi su domenica. Nel piazzale Brighi gli allevatori allestiranno nuovamente la grande fattoria con il bestiame

La Fiera del Crocifisso, uno dei riti canturini più sentiti, taglia il traguardo delle 120 edizioni.

E per celebrarlo al meglio, quest’anno si punterà sulla tradizione, sulla sua storia, che si ripeterà puntuale la terza domenica di ottobre, il 15, come avviene da oltre un secolo. Negli ultimi anni si era cercato di rivitalizzare questo appuntamento dandogli una veste nuova, con manifestazioni collaterali, ma il riscontro non era stato quello sperato. Tanto da chiudere in anticipo “Aspettando la Fiera”, complice anche la pioggia. Per cui si torna al passato. Ricorrenza dalla duplice valenza, religiosa e civile.

La tradizione

La prima legata alla ricorrenza sacra del Santo Crocifisso, scultura lignea che si venera nella chiesa prepositurale di San Paolo dal 1675 e che per l’occasione viene esposto nella basilica. La seconda con la fiera e la mostra zootecnica, che negli ultimi anni ha dimostrato di avere il respiro un po’ affannoso, tra costi non indifferenti, diminuzione degli espositori e burocrazia. Tanto che gli organizzatori stessi non l’hanno mai nascosto, chiedendo di cambiare formula altrimenti il rischio sarebbe stato non riuscire ad andare avanti. Da qualche edizione il Comune ha individuato un interlocutore, un’associazione strutturata, per occuparsi delle incombenze legate alle stringenti norme di sicurezza e alla logistica, sempre più impegnative, ovvero l’associazione Pro Loco Per Cantù, confermata in questo ruolo anche quest’anno.

L’assessore Girgi

«L’organizzazione sarà ancora affidata a loro – conferma l’assessore alla Cultura Isabella Girgi – mentre l’amministrazione garantirà un contributo. La Fiera del Crocifisso è un evento importante per Cantù e per il territorio, una delle nostre tradizioni, e per questo va tutelata e valorizzata».

Nessun evento preliminare, insomma, ci si focalizza sulla domenica: «Credo – continua – che alcune tradizioni vadano mantenute e tramandate nella forma che le ha viste nascere. Abbiamo appena avuto, a Ferragosto, una grande partecipazione alla fiera di San Rocco, che è stata un successo, e spero che a ottobre accada lo stesso».

Enrico Broggi, il presidente di Pro Loco Per Cantù, conferma questa formula: «Quest’anno ricorre l’edizione numero 120, quindi intendiamo concentrarci solo sulla fiera, anche se, sicuramente ci saranno alcune iniziative collaterali, momenti dedicati alla celebrazione di questo traguardo storico». Protagonisti assoluti, quindi, gli animali, allestendo ancora la grande fattoria in piazzale Brighi, e gli allevatori: «Ci sono già i primi contatti – assicura Broggi – e stiamo lavorando per proporre un evento nel nome della tradizione, anche se con qualche innovazione. E qualche sorpresa».Fiera che rinnova la tradizione secolare della mostra del bestiame, in cui verranno esposti capi provenienti da allevamenti regionali, per valorizzare il patrimonio zootecnico locale e incentivare la filiera del “km zero” e i mercatini agricoli.

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