
Cronaca / Cantù - Mariano
Martedì 01 Luglio 2025
La ladra che sfila gioielli in strada. Via con una collana da 2.500 euro
Cantù - Colpo riuscito in via Alciato. L’identikit: «Età 35-40 anni, alta 1.65, capelli neri, robusta e con accento est europeo»
Cantù
Con la scusa di chiacchierare un po’ del caldo, si è messa a parlare con la sua vittima. Poi: un complimento per come era vestita. Sino ad arrivare a darle persino un bacio sulla guancia. Solo che, mano sulla spalla, si è presa la collana d’oro del marito defunto. Valore circa 2mila e 500 euro.
Non solo alcuni tentativi: c’è anche un colpo messo a segno dalla donna che, in questi giorni, era già stata vista, a piedi ma anche in bicicletta, in via Ariberto e all’esterno dei supermercati della città. Il colpo riuscito è dell’altra mattina, poco dopo le 11.30. Ed è avvenuto in via Alciato, nelle vicinanze del bar “Ultima Spiaggia”.
«Lei, una donna di circa 35, 40 anni, 1 metro e 65 circa di altezza, corporatura robusta, carnagione chiara, accento dell’Est, capelli lunghi neri, vestita con pantaloni blu e una t-shirt con un disegno di una donna, era dall’altra parte della strada. Appena mi ha visto, ha cominciato a farsi aria con le mani, dicendomi “Che caldo, signora... Mi hanno detto di camminare ma torno indietro con lei perché fa troppo caldo” - racconta la vittima a La Provincia - Ha attraversato la strada e mi ha affiancato».
Quindi, il passaggio a una fase ulteriore. «Poi ha iniziato a dirmi: “Ha un bel vestito. Le do un bacio: bella lei”. E con un gesto fulmineo mi ha dato questo bacio, appoggiandomi la mano sulla spalla. Io ho pensato che fosse folle, ho cercato con le mani di tenere stretta la borsa, ma è riuscita a ingannarmi lo stesso. Non so dire se avesse tatuaggi, piercing o cicatrici. La collana era in oro, spessa, lunga, con un ciondolo a forma di cerchio con in rialzo un disegno del volto di Cristo: la catenina di mio marito, che, peraltro, è deceduto non molto tempo fa».
«Altre persone mi hanno detto che la stessa persona le ha avvicinate con la scusa di scrivere il nome di una via, e poi ha chiesto: “Posso abbracciarla per ringraziarla”. Chi ha detto di no si è salvato», aggiunge. Per quanto visto in questi giorni, la scusa utilizzata è quella quindi di un complimento, un’informazione o un contatto fisico.
La donna ha provato a sfilare anche orologi e bracciali. In via Ariberto: «Bella... Le posso dare una mano, signora?», ha detto a una potenziale vittima, a cui ha preso il polso, per provare a toglierle l’orologio d’oro. Tentativo finito male: la donna si è accorta di quanto stava succedendo. Un’altra persona è stata fissata a lungo e seguita ma anche qui, niente da fare: una brusca risposta e la ladra ha lasciato perdere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA