La ladra gentile colpisce ancora: rubata una collana da 4mila euro

Cantù Vittima del furto in via Uberto da Canturio una donna di 83 anni

Cantù

Di nuovo in azione, abile a impossessarsi dell’oro al collo di chi incontra per la pubblica via.

Questa volta, la ladra “complimentosa” che, con la scusa di un apprezzamento, di un abbraccio e di un bacio sulla guancia prova a sfilare orologi e ad arraffare collane, ha colpito sulla trafficata via Uberto da Canturio, dove spesso ci sono auto di passaggio o in colonna, nel senso unico che da viale Madonna procede verso via Milano.

Con la faccia tosta e la destrezza che la contraddistingue, stavolta è riuscita a prendersi, alle 9 del mattino, un’altra collana d’oro del valore di almeno 4mila euro a danno di una pensionata.

Dopo la collana da 2. 500 euro rubata in via Alciato, emerge un nuovo episodio, avvenuto nelle scorse mattine, sempre in centro. Un secondo colpo riuscito, quindi, dopo alcuni tentativi andati a vuoto in via Ariberto e dintorni, oltre che all’esterno dei supermercati della città, raggiunti anche in bicicletta.

Di nuovo, ecco arrivare, in questo caso a piedi, la donna bruna con i capelli lunghi, tra i 35 e i 40 anni, 1 metro e 65 centimetri circa di altezza, corporatura robusta. Eccola avvicinarsi a un’altra vittima, 83 anni, ma molto lucida e attiva, uscita come suo solito - e magari è stata tenuta d’occhio già nei giorni precedenti - a dare una sistemata sul marciapiede, appena fuori casa, a colpi di ramazza: un’abitudine da cittadina modello che mette in pratica ogni giorno da decenni.

Al collo della vittima, il vezzo di una collana d’oro. «È una collana che ho sempre, che tengo anche se resto in casa - confida la signora - Sono uscita a sistemare il marciapiede. Ed ecco che mi si avvicina una signora, che mi dice: “Come è bella abbronzata, signora... la posso abbracciare?”. Io, sulle prime, non ho respinto questa persona, anche perché, avendo lavorato per tanti anni a contatto con il pubblico, ho pensato che fosse una persona che conosceva me e di cui, al momento, magari non mi ricordavo».

Terminato l’abbraccio, la ladra si congeda e la signora rientra in casa. A quel punto si rende conto di non aver più la collana. Da qui la decisione di andare a denunciare l’accaduto ai Carabinieri di Cantù. Ma come ha potuto la ladra riuscire ad afferrare una collana nonostante una doppia chiusura di sicurezza? L’ipotesi del figlio è che la donna, nel breve momento dell’abbraccio, riesca, forse con un piccolo tronchese tenuto in mano, a tagliare le collane. Nel mezzo di tutta una situazione sorprendente, tra l’incontro, il complimento, la stranezza dell’abbraccio, il bacio, non si pensa più all’oro che si ha indosso.

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