Ladri mai in vacanza, neanche a Natale. Ma stavolta li cacciano via a cucchiaiate

Alzate Brianza Marito e moglie svegliati dai rumori dai garage di notte a Verzago. Tre malviventi stavano forzando i box. La donna li affronta, poi colpisce e mette in fuga

Hanno sentito dei rumori, in piena notte, e hanno capito subito che non si trattava di Babbo Natale che s’era dimenticato di consegnare un regalo, ma di ladri, che non si prendono vacanze dal loro nefando lavoro neppure durante le feste. Stavolta, però, non sono riusciti a mettere a segno il colpo, anche se avevano già agguantato una bicicletta, messi in fuga con un’arma piuttosto poco convenzionale, un cucchiaio di legno. Una nottata che non dimenticheranno quella vissuta da due residenti di Verzago, tra giovedì e venerdì, che per fortuna si è conclusa sventando il furto e incolumi. Anche se il malvivente preso a cucchiaiate, raccontano, ha accennato una reazione. Poteva finire peggio, insomma. Però, si giustificano, la rabbia di fronte a quello che stava accadendo è stata molto più forte della prudenza.

La denuncia

In queste settimane i furti tentati o portati a termine si sono moltiplicati, come sempre accade in questo periodo dell’anno. Si poteva pensare che nei giorni di festa si registrasse una tregua, ma a quanto pare non è così. Anzi, i malintenzionati approfittano del fatto che i padroni di casa siano assenti per festeggiare con parenti e amici.

L’episodio, raccontato di protagonista, è accaduto giovedì notte attorno alle 3 in via Risorgimento, strada residenziale di Verzago. Max e la moglie Enrica, che preferiscono non apparire con le proprie generalità complete, sentono un rumore, che sembra proprio quello di un box che viene aperto. Poi un altro, e un altro ancora. Ma era decisamente improbabile, dicono, che qualcuno dei vicini stesse andando al lavoro a quell’ora, tra Natale e Capodanno. Così, compreso che si trattava di ladri in azione, decidono di scendere per farli scappare.

Anche la moglie, messa addosso una vestaglia, si dirige decisa fuori casa. Non prima di avere agguanto qualcosa, un’arma da agitare all’indirizzo dei ladri. La prima cosa che le capita in mano: un grosso cucchiaio di legno, di quelli che si usano per cucinare, per mescolare il sugo. «Quando hanno sentito sbattere il portoncino – continuano – e hanno capito di essere stati sorpresi, si sono messi a correre e sono scappati. Erano almeno tre persone, all’apparenza molto giovani, con un cappellino e la felpa del cappuccio tirata su per coprirsi la testa».

Le urla

Potrebbe finire qui, invece, «mia moglie – prosegue – corre verso la porta brandendo il cucchiaio di legno e colpisce uno dei ladri. Lui la prende per un braccio e io mi metto a gridare “Cosa fai? Lasciala stare”. A quel punto lui si spaventa e se ne va». Avevano già aperto tutte le porte dei box, acceso le luci, e avevano portato fuori una mountain bike, che quindi probabilmente si sarebbero portati via. Invece, sono rimasti a mani vuote. Un bel rischio, affrontarli, ma, ammette la donna «ero così arrabbiata che ero piena d’adrenalina».

Non la prima visita da parte dei ladri, anche se erano passati molti anni dalla prima. «Allora – ricorda Max – era il 1994, ma avevano agito da professionisti. Nessuno aveva sentito nulla, non avevano fatto alcun rumore, e mi avevano rubato l’auto. In questo caso erano dei ragazzini».

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