
Cronaca / Cantù - Mariano
Martedì 12 Agosto 2025
Lei taglia il prato e il ladro le svaligia casa: colpo da 25mila euro
Carimate Il colpo in via del Golf, l’ìntruso ha messo il bottino dentro la federa di un cuscino
Carimate
Ha visto un uomo che scappava dal giardino del suo vicino di casa con un sacco sulle spalle che faceva un gran fracasso, pieno com’era.
Con sconforto, solo più tardi, s’è resa conto che quel sacco era la federa di un cuscino del suo divano, riempito con la sua argenteria e gioielli. Per un bottino del valore tra i 20 e i 25mila euro.
La rabbia, invece, non si può quantificare: «Metterò un cartello qua fuori, per avvertire i ladri che non c’è più niente da rubare - annuncia la derubata - Peccato che venderanno dei ricordi che fanno male al cuore, per quattro soldi».
C’è enorme amarezza nelle parole di un’abitante della zona residenziale, di via del Golf, che nei giorni scorsi ha ricevuto - e non è la prima volta - la visita dei ladri.
Lei chiama in causa anche il Comune: «Ho fornito loro le prime cifre della targa della moto con cui sono scappati - dice delusa - l’orario preciso, una descrizione. Perché non hanno utilizzato le telecamere per individuarli? Perché il controllo di vicinato che era stato presentato pubblicamente non è ancora stato attivato?».
Nei mesi scorsi Carimate ha vissuto un vero e proprio assedio da parte dei ladri: in centro paese, nella zona residenziale, a Montesolaro. Ogni giorno, un bollettino di colpi messi a segno o tentati.
Adesso si ricomincia.
La vittima dell’ultimo furto racconta che era in giardino attorno alle 13, intenta a tagliare l’erba, quando s’è resa conto che nell’abitazione accanto, i cui proprietari erano assenti, s’era introdotto qualcuno.
«Scatta l’allarme – racconta – e io d’istinto urlo “chi è?” Il ladro ha risposto “buongiorno signora, sono proprietario”».
La cadenza straniera tradisce però l’inganno. «L’ho visto scappare con un sacco di iuta sulle spalle – continua – pieno, faceva un gran rumore. Gli sono corsa dietro, ma qualcuno lo aspettava in moto. E sono scappati».
Gli altri vicini si sono precipitati fuori, hanno visto il mezzo che fuggiva e confermato che avevano già visto quella moto, passare e ripassare lentamente più volte nella via. Lei è riuscita ad annotarsi mentalmente quattro cifre della targa, e le ha comunicate alla polizia locale, arrivata sul posto in pochi minuti.
Poi è tornata nel proprio giardino e ha ripreso il lavoro. Poi, una volta in casa, ha visto una finestra della cucina aperta. Ha notato che era stato rimosso il piano di cristallo di un tavolo sotto il quale conservava dei vassoi d’argento. Ha visto sparsi sul divano gli oggetti che si trovavano in un cesto, sempre d’argento massiccio, regalo di nozze della madre. E manca anche l’orologio di lei, un caro ricordo.
I ladri si sono presi poi dei preziosi bicchieri cesellati e, andati a rovistare al piano di sopra, anche dei gioielli e i bracciali della figlia.
Il sacco in cui erano infilati era la fodera di un cuscino del divano, che non ha riconosciuto quando ha colto sul fatto il malvivente che scappava passando dal giardino dei vicini. A quel punto non le è rimasto che chiamare la polizia locale, dando loro le informazioni raccolte, e sporgere denuncia ai carabinieri.
«Chissà se, dopo aver visto quella moto che si aggirava avessimo chiesto loro cosa facessero lì - riflette sconsolata - Vorrà dire che d’ora in avanti sarò sospettosa di fronte a ogni veicolo, a ogni ombra. È così che ci costringono a vivere».
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