L’ex campione paralimpico è sparito. Salta l’ennesimo processo per truffa

Cantù Sentenza di «non doversi procedere» per Fabio Anobile, ma solo perché è irreperibile. Di lui nessuna traccia in via Baracca da 2024. Accusato di raggiri su orologi Rolex da ottomila euro

Cantù

Sentenza di «non doversi procedere» a carico di Fabio Anobile, ma solo perché di lui si sono perse le tracce, con tanto di deposito di un verbale di vane ricerche in quello che avrebbe dovuto essere il suo appartamento di Cantù, in via Francesco Baracca, ma che al contrario è risultata essere una casa non abitata, senza nome sul citofono e nemmeno sulla buca delle lettere. Irreperibile dal 18 gennaio 2024, dunque, anche per il Comune di Cantù dove il campione di ciclismo paralimpico aveva vissuto per un lungo periodo.

Ma il caso non è chiuso

Da qui dunque è nato il «non doversi procedere» letto ieri mattina in Tribunale a Como dal giudice Valeria Costi, non essendoci la prova – come deciso dalla riforma Cartabia – che il campione che per molti che l’hanno denunciato era anche un truffatore seriale, fosse a conoscenza dell’ennesimo processo che lo riguardava. Le ricerche di Anobile, che non si sa dove sia finito, proseguiranno comunque fino al 17 ottobre 2034: se dovesse essere trovato, il processo che lo riguarda verrebbe immediatamente riaperto.

E’ questo lo sviluppo di ieri mattina di una vicenda che è ormai diventata nazionale, con anche trasmissioni sul campione paralimpico fatte da canali nazionali dopo che sul capo di Anobile erano giunte una lunga serie di denunce piovute nello studio del suo ex legale, in arrivo da diverse parti d’Italia – Monza, dalla Sardegna, da Novara, ma anche da un commercialista emiliano oltre che da Como – che chiedevano conto di presunti raggiri subiti da quell’uomo che piano piano si era reso irreperibile.

Ma quale dei fascicoli aperti sul conto di Anobile era in calendario a Como? Ieri si sarebbe dovuto discutere, alla presenza della vittima del raggiro, di una truffa da 8 mila euro fatta nel campo degli orologi. La vittima, infatti, che conosceva l’atleta per averlo visto in gara alle Paralimpiadi di Tokyo (e già medagliato a Rio, nonché campione del mondo in Portogallo) si era fidata quando quest’ultimo, secondo quanto era stato raccontato in denuncia, aveva riferito di avere come sponsor la Rolex ma di non ricevere contanti per le sponsorizzazioni bensì orologi da immettere sul mercato. La vittima, che ha voluto ieri mattina mantenere l’anonimato (ha però deciso, di fronte al giudice, di non rimettere la querela) decise quindi di comprare due orologi versando ad Anobile 8 mila euro.

Due orologi mai recapitati

Ovviamente, manco a dirlo, quei due orologi di pregio mai furono recapitati. Di questo si sarebbe dovuto discutere ieri, insomma, ma il campione paralimpico non si è presentato, giudicato irreperibile e con un verbale di vane ricerche compilato e depositato. Inevitabile dunque, come disposto dalla riforma Cartabia, la presa d’atto della situazione e la sentenza di non luogo a procedere che verrà immediatamente sospesa nel momento il cui Fabio Anobile dovesse essere trovato. C’è tempo fino al 2034.

Di certo, nella casa che aveva abitato a Cantù non c’è più, ma nemmeno era stato trovato negli altri comuni del Lecchese e del Monzese dove era stato cercato anche da troupe televisive che già nei mesi scorsi, sulla scorta dei racconti che giungevano da più vittime, si erano mosse per cercare di comprendere dove fosse finito.

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