L’inflazione colpisce anche il cimitero: da gennaio rincari fino a 600 euro

Mariano Comense Ok della giunta alle nuove tariffe. Alberti: «Aumenti dettati dall’indice Istat»

Mariano Comense

L’inflazione a mariano colpisce anche i defunti.

La conferma arriva da quanto messo nero su bianco dalla giunta guidata da Giovanni Alberti che ha motivato con i rincari dettati dall’Istat l’aumento dei costi che le famiglie dovranno sostenere per dare sepoltura al proprio caro in entrambi i campi santi cittadini, sia quello di via dei Cipressi che quello di Perticato.

In vigore dal prossimo primo gennaio, l’aumento varia da un minimo di 6 a un massimo di 575 euro, a seconda della durata della concessione, così come della posizione e del manufatto scelto per la tomba.

Basta un raffronto tra l’elenco dei costi del 2025 e quello approvato per il 2026 per vedere gli aumenti. Alcuni infatti saltano subito all’occhio come quello per le cappelle da 16 loculi concesse per 99 anni che passa da 31mila 968 a 32mila 543 euro di costo per le famiglie, ossia 575 euro in più.

Aumenta anche il costo del le tombe di famiglia di una media di 116 euro, mentre la tomba singola per bambini passa da 299 a 305 euro di spesa, quella per adulti passa da 1498 a 1525 euro di spesa, ossia 27 euro in più. A rimanere invariati sono i costi per gli ossari e per l’istruttoria della pratica per avvicinamento al resto o ceneri a sepoltura esistente.

A un anno dall’affido dei servizi cimiteriali alla cooperativa monzese “Il Ponte” e alla società milanese “Zanetti”, per la seconda volta, la giunta approva i rincari alle tariffe cimiteriali.

A dettarli è l’inflazione, come spiega il sindaco Alberti: «L’aumento è solo dell’Istat pari al 1,8% come da contratto».

Poche parole per messaggio per ribadire quanto approvato all’unanimità dagli assessori ossia «con nota acquisita al protocollo dell’ente, il Concessionario, tenuto conto delle previsioni contrattuali e dell’aggiornamento dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi dell’Ue, ha comunicato l’adeguamento delle tariffe da applicare con decorrenza primo gennaio 2026».

All’inizio del prossimo anno scatteranno quindi le nuove tariffe tra le polemiche di una comunità che ha mal accolto il passaggio come raccontano le tante chiamate ed email inviate tra il 2024 e il 2025 al giornale.

Lamentele fatte proprie dalla lista civica di opposizione Mariano 2.0 che, per voce del capogruppo Simone Conti, sostiene: «La scelta di fare un project financing per dare in concessione i servizi cimiteriali si è rivelata una scelta che i marianesi pagheranno in maniera salata».

Poi rincara: «Già c’erano stati degli aumenti del 330 per cento l’anno scorso in fase di entrata in vigore della concessione, prevedere aumenti un anno dopo per tecnicismi legati all’Istat mi sembra una decisione fuori luogo di cui si assume la responsabilità l’amministrazione. Tanto più che questi aumenti arrivano dopo che abbiamo appena approvato un nuovo piano cimiteriale che ci dice che tante delle opere previste dal piano del concessionario non servono, come nuovi colombari e campi, quindi se non verranno fatti restano ingiustificati».

Da qui la scelta di portare il tema in consiglio comunale per chiedere chiarimenti su tariffe e lavori.

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