Mariano, Ferun agrodolce: «Tanti visitatori
però pochi affari»

La tradizione Fiera da tutto esaurito con cento banchi e molti cittadini hanno voluto fare una passeggiata. «Abbiamo comunque notato più gente dell’anno scorso»

Più abbigliamento e accessori che alimentare, più voglia di passeggiare che acquistare tra il centinaio di banchi che hanno aperto il “Ferun” capace ugualmente di attrarre sempre più cittadini a Mariano.

Così l’edizione appena lasciata alle spalle ha lasciato un sapore agrodolce tra gli ambulanti che ieri hanno colorato delle sfumature più sgargianti dei vestiti e cappelli, senza dimenticare la parte dedicata alla cucina, la via Kennedy sino a via San Rocco con un’appendice in via Pace.

Tanti i cittadini che hanno preso parte alla manifestazione che cade il primo lunedì di agosto in occasione dei festeggiamenti per il patrono minore Santo Stefano.

«Il movimento c’è perché la gente ha voglia di uscire, soprattutto per andare a un appuntamento secolare come questo» spiega Armando D’Addesio, storico commerciante, presenza fissa al fierone. Parole confermate dal referente degli ambulanti Vittorio Pedretti che aggiunge: «La gente c’è, si ferma a vedere i prodotti, favorita dalla disposizione migliore delle bancarelle che stavano andando a morire rinchiuse in piazza del mercato, ma di lavoro ce ne è poco».

Ancora più netto il giudizio di Bruno Avvisato, che ha portato i sapori dei formaggi bergamaschi nel cuore di Mariano. «Di gente ne è passata, ma penso che qui il formaggio non piaccia molto perché c’è stato poco acquisto».

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