Mariano, una via in ricordo di Teresa Lanfranconi

La storia Domani l’intitolazione della via dedicata alla studentessa uccisa 21 anni fa

«Non è una semplice intitolazione, ma vuole essere un messaggio ed un monito, soprattutto per i giovani». È chiaro il concetto espresso dal vicesindaco di Mariano Andrea Ballabio, in vista della cerimonia di sabato (ore 11 al posteggio dello Jean Monnet) per l’intitolazione della via dedicata a Teresa Lanfranconi, una ragazza di 16 anni, che venne uccisa il 18 giugno del 2003, mentre percorreva il vicolo che collega la stazione di via Diaz alle scuole medie di via dei Vivai, per difendersi da un tentativo di violenza.

A lato di via Santa Caterina

La nuova strada è compresa tra la via Santa Caterina da Siena e la via Don Giovanni Sturzo ed è a lato del Jean Monnet, istituto frequentato dalla giovane marianese, che tra l’altro abitava proprio di fronte. Una scelta non casuale. «È stata una pagina buia della storia cittadina, che non potremo mai dimenticare -spiega Ballabio - Una morte violenta che ha lasciato tutti nello sgomento ed ha colpito in maniera forte l’opinione pubblica. Un femminicidio in un periodo nel quale il problema non era ancora “esploso”, o perlomeno dove non se ne parlava». Una morte che però non deve restare solo un ricordo con un targa all’inizio di una via o le celebrazioni ad ogni anniversario.

«La spinta per l’intitolazione di una via a Teresa è partita dai cugini Alessio e Simona Cappellini, che hanno raccolto oltre 200 firme di cittadini in appoggio alla richiesta - aggiunge Ballabio -.Come amministrazione l’abbiamo fatta nostra e sostenuta ed abbiamo individuato la nuova strada di fianco al Monnet, come la più adatta per essere dedicata alla giovane concittadina, tragicamente uccisa. Gli studenti dell’istituto superiore, che hanno sostenuto l’iniziativa, avranno così modo di ricordarla tutti i giorni, mentre entrano ed escono da scuola». Ma c’è anche un aspetto “educativo” che è stato voluto e non va sottovalutato.

«Ricordare Teresa con una via è anche un modo per non dimenticare e sottovalutare il problema, molto attuale, delle violenze sulle donne - spiega il vicesindaco Ballabio - Un problema che, soprattutto i giovani, devono imparare a combattere. In particolare poi il ricordo di Teresa deve aiutare chi è entrato nella spirale della violenza, ad avere la forza di denunciare, per potersene liberare».

«Parlarne è importante»

Sull’argomento interviene anche l’assessore Loredana Testini. «Dedicare la via è un segnale alla memoria di Teresa ma anche l’indicazione per sensibilizzare sul tema della violenza di genere - dice - Parlarne può aiutare a far emergere nuovi casi. Il passo più importante è proprio la richiesta di aiuto: riconoscere di aver bisogno è il momento più difficile. Avere come esempio una ragazza che ha sacrificato la propria vita per non cedere alla violenza, deve essere d’aiuto alle donne in difficoltà». Alla cerimonia di sabato, oltre al sindaco Giovanni Alberti, alla giunta e al consiglio, interverranno anche i primi cittadini dei Comuni vicini, proprio per lanciare un messaggio che va oltre i confini del territorio cittadino. Saranno presenti il sottosegretario Nicola Molteni e l’assessore regionale Alessandro Fermi.

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