Matrimoni, meno riti in chiesa: a Cantù solo 23 coppie hanno detto sì

I numeri I dati di fine anno della comunità pastorale di San Vincenzo: due nozze al mese. Crollo anche dei battesimi, passati in un anno da 132 a 109. Numerosi i funerali: 290 nel 2023

Matrimonio con rito religioso sempre più in affanno: nel corso del 2023, nelle parrocchie canturine, ne sono stati celebrati solo 23, una media di nemmeno due al mese.

Più o meno stabili i battesimi, a riprova che invertire la curva demografica in discesa non è impresa semplice, e in definitiva i fedeli sono entrati nelle chiese soprattutto per l’ultimo saluto a parenti e amici. I sacramenti più celebrati restano i funerali e i numeri tornano ad aumentare e rischiano di avvicinarsi a quelli del 2021, quando la pandemia era ancora pienamente in corso, dopo che si era avuto un calo importante.

La comunità pastorale di San Vincenzo, che comprende le parrocchie del centro cittadino, quelle di San Paolo, San Michele, San Teodoro, San Carlo a Fecchio e San Leonardo a Intimiano, rende noti i dati anagrafici dell’anno. E si conferma che è stato un anno in cui le celebrazioni più ricorrenti sono state i funerali, in tutto 290 nelle cinque parrocchie in questione. Un calo evidente rispetto al 2021, quando ancora il Covid mieteva vittime, e si registrarono 325 riti funebri.

Il bilancio

Ma un aumento dal 2022, che ne vide 286. I numeri più alti si sono registrati a San Paolo, con 102 funerali (89 nel 2022), 69 a San Teodoro (contro 76) , 77 a San Michele rispetto a 81, 24 a San Carlo da 17 e 18 a San Leonardo. Il 2023 è stato l’anno del completo ritorno alla normalità, la vita sociale e comunitaria è ritornata alle modalità pre Covid senza più nessuna limitazione. Ma questo non ha portato a nessun incremento nelle celebrazioni delle nozze.

Calano i matrimoni religiosi, e non solo perché si preferisca il rito civile ma perché spesso si opta per la convivenza. O perché si tratta di seconde nozze o di unioni con partner di religione non cristiana. Tante le motivazioni, ma il risultato è uno solo: la navata attraversata con l’abito bianco è scelta molto meno diffusa. E quindi chi decide di sposarsi in chiesa, verosimilmente, lo fa per reale convinzione e non solo per avere una suggestiva scenografia.

Calo demografico

Gli sposi confermano di preferire l’incantevole cornice di San Teodoro, dove 10 coppie hanno detto sì, lo stesso numero del 2022. Neanche un matrimonio al mese, in media. A San Michele sono stati solo 4, praticamente un ritorno al 2021, dopo gli 8 dell’anno passato. A San Paolo, la basilica il cui campanile è il simbolo della città, 7, il che è già un miglioramento dai 5 del 2022 e a Fecchio, a San Carlo, 2. Non troppo meglio San Leonardo a Intimiano, con 3. Chi si augurava una ripresa della natalità non trova nei battesimi nessun segnale confortante. Nel passaggio dal 2020, l’annus horribilis del Covid, al 2021, si era avuto un incremento che metteva buonumore: a San Michele i battesimi erano raddoppiati, da 24 a 42. Ma quella spinta s’è spenta.

I bambini che hanno ricevuto il sacramento nella comunità sono stati 109 a fronte dei 132 dell’anno scorso e i 133 dell’anno prima. Il numero maggiore di battesimi a San Teodoro, 36, 3 in più dell’anno passato; a San Paolo 34, a San Michele un calo di 6, arrivando a 29. Due appena a San Carlo, ma il calo più vistoso è a San Leonardo, da 25 bimbi battezzati nel 2022 a 8.

© RIPRODUZIONE RISERVATA