Meno alunni, “salta” una classe: niente nuova Media

Mariano Comense Dibattito in consiglio. Conti: «Servirebbero piuttosto asili». La replica dell’assessore: «Gli alunni hanno bisogno di spazi adeguati, il calo è relativo»

Da settembre si è chiusa la porta per una classe di Mariano. Sono infatti 28 in meno gli iscritti alle scuole cittadine, come era emerso lunedì sera in consiglio comunale, durante l’approvazione del Piano di diritto allo Studio varato dal Comune. Un documento che restituisce la mappa degli studenti suddivisi tra scuola per l’infanzia, elementari e medie locali, una mappa in costante contrazione ormai da un decennio, visto che sono trecento gli alunni persi in questi anni. Attualmente sono infatti 1.929 tra il campanile di Santo Stefano e quello di Sant’Alessandro a Perticato.

Numeri che per il centrosinistra non giustificano la costruzione di una nuova scuola media in via Sant’Ambrogio. «Nonostante i dati ci raccontino di una costante diminuzione della popolazione scolastica, l’amministrazione sta andando da un’altra parte - ha detto Simone Conti, capogruppo di Mariano 2.0 - scegliendo di fare una media e non un nido o un asilo, laddove nidi e scuole d’infanzia di quartiere hanno un senso».

«Non ha invece senso frammentare ulteriormente spazi, docenti e personale dell’offerta scolastica per l’educazione secondaria in un nuovo plesso» ha sottolineato Conti ricordando indirettamente i costi milionari per affiancare una media all’infanzia ed elementari in Sant’Ambrogio.

Visione respinta dalla giunta guidata da Giovanni Alberti che rivendica la scelta di dare nuovi spazi all’istruzione per migliorarla. «Penso che tutti i nostri alunni abbiano bisogno di spazi scolastici adeguati» ha ribattuto Loredana Testini, l’assessore all’Istruzione, rimarcando la necessità di una nuova scuola media a Mariano. «Dall’anno scorso a quest’anno abbiamo 28 alunni in meno, ma stiamo parlando di un calo pari all’1 per cento: la città sulle scuole tiene e tiene bene – ha puntualizzato l’assessore, ricordando come Mariano, al contrario di altre realtà, cresca ogni anno nel numero di residenti, un dato trainato non tanto dalle nascite – Da noi si trasferiscono anche famiglie con bimbi piccoli».

Per l’amministrazione non si tratta quindi di frammentare l’offerta scolastica, ma di raddoppiarla in nuove strutture. «Sdoppiare spazi e personale vuole dire creare opportunità per un’educazione migliore, rispondendo alla necessità di spazi che ancora arriva dalle scuole e, inoltre, un nuovo plesso evita spostamenti sul territorio, migliorando la qualità di vita di ogni quartiere. Non credo che il calo demografico sia per noi ostacolo a proseguire in questa strada perché ci sono ancora i numeri per andare avanti in questa direzione».

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