Milano-Meda, firme contro il pedaggio: «Una battaglia senza colore di partito»

Marianese Il Pd lancia la campagna con una petizione da sottoscrivere entro il 20 dicembre. La deputata Braga: «Comporterebbe una spesa tra 80 e 120 euro al mese ad automobilista»

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Una campagna mediatica con adesivi da apporre alle automobili e una petizione, da presentare ai vertici di Regione Lombardia e Pedemontana, da sottoscrivere on line sul sito openpetion.eu o nei banchetti sul territorio entro il 20 dicembre.

Il Partito Democratico provinciale di Como ha presentato ieri mattina nella sede di Cantù, le iniziative per il “No pedaggio sulla Milano-Meda”.La superstrada dovrebbe diventare a pagamento, nel tratto da Lentate a Bovisio.

Il “fronte del no” però, hanno sottolineato con forza la Presidente dei Deputati del Partito democratico, la comasca Chiara Braga, il consigliere regionale dem Angelo Orsenigo, Carla Gaiani, segretaria provinciale del Pd, il sindaco di Cabiate Maria Pia Tagliabue, Stefano Poltronieri, consigliere di minoranza a Mariano, deve essere “bipartisan” perché «i problemi e le preoccupazioni, riguardano tutti i cittadini (si parla di un “bacino d’utenza” di circa 140mila persone) dei paesi del Comasco». La battaglia, hanno sottolineato, deve andare avanti di pari passo con i Comuni del territorio monzese.

«Con l’introduzione del pedaggio sulla Milano-Meda -ha detto Braga - i cittadini verranno privati di un’arteria fondamentale e finora gratuita per raggiungere Milano e i Comuni limitrofi. Secondo alcune stime fatte il pedaggio potrebbe variare dai 4 ai 6 euro al giorno per complessivi 80-120 euro mensili a totale carico degli utenti. Questo oltre a incidere negativamente sul portafoglio dei cittadini produrrà l’espulsione di una larga parte del traffico pendolare presente sulla Milano-Meda che inevitabilmente andrà a riversarsi sulle altre reti viarie comunali e intercomunali del territorio, con ricadute estremamente pesanti in termini di ulteriore traffico, impatto ambientale e di tempo perso per pendolari e imprese». Orsenigo ha puntato l’indice contro la Regione «che non può scaricare i conti in rosso che Autostrada Pedemontana non riesce a ripianare facendo pagare il pedaggio alle migliaia di pendolari e cittadini che oggi utilizzano gratuitamente la Milano-Meda. Il territorio, i pendolari e i cittadini non possono essere continuamente spremuti come limoni. Ho presentato - ha proseguito - una richiesta all’assessore Terzi, che ha convocato un incontro lunedì 9 dicembre, ma non è ancora chiaro quali rappresentanti del territorio potranno intervenire».

«Inoltre - ha concluso - ricordo che attualmente nessuna opera compensativa è stata messa sul tavolo e non è stato predisposto lo studio del piano del traffico per capire quali saranno le ricadute negative sui territori comaschi limitrofi alla Milano-Meda». Nell’intervento il sindaco di Cabiate, Tagliabue, ha espresso l’augurio che tutti i sindaci dei territori interessati, condividano le preoccupazioni sul pedaggio ma anche sull’aumento del traffico.

Poltronieri ha infine invitato il sindaco di Mariano, Giovanni Alberti, a “scendere in campo” a difesa dei suoi concittadini, al di là delle bandiere.

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