«MoMe, puntiamo sul digitale per i giovani»

Cantù La giunta sta analizzando i contenuti delle diverse aree espositive. «Dovranno avere un linguaggio contemporaneo e coinvolgente»

Cantù

Di certo, non sarà una scatola vuota: il materiale, anzi, in una città ricca di artigianato, abbonda. Sia per il legno arredo, che per il pizzo.

Il MoMe, il Museo diffuso del Mobile e del Merletto, è alle prime valutazioni. Alle prime analisi sui contenuti. E già si pensa al digitale e al tecnologico come risorsa attrattiva. Intanto, negli ultimi tre mesi dell’anno, l’Amministrazione comunale prevede di iniziare i lavori all’interno dello spazio espositivo di Villa Calvi, in via Roma. Da capire se già quest’estate si potrà vedere qualche accenno per il padiglione esterno previsto nel retrostante parco.

A dare una prima conferma sul lavoro esplorativo in termini di contenuto è l’assessore alla cultura Isabella Girgi. «Gli uffici sono al lavoro per tutte le valutazioni sui contenuti relativi al MoMe, seguito dal sindaco Alice Galbiati in quanto grande opera - dice l’assessore Girgi, Lega - Per quanto riguarda i lavori: a settembre sono previste all’interno della Villa alcune iniziative: verosimilmente, Villa Calvi sarà indisponibile successivamente, a partire dagli ultimi mesi di quest’anno. Certamente non vediamo l’ora di cominciare con questo progetto importante».

Gli obiettivi

A fornire uno sguardo d’insieme e di dettaglio su vari aspetti del MoMe è quindi il vicesindaco e assessore al bilancio Valeriano Maspero.

«Ci troviamo ancora in una fase valutativa ed embrionale per quanto riguarda i contenuti espositivi - conferma Maspero, Fratelli d’Italia - L’Amministrazione ha l’obiettivo preciso di rendere questo museo un polo culturale attrattivo, e ciò sarà possibile solo puntando su soluzioni tecnologicamente e digitalmente avanzate, capaci di parlare un linguaggio contemporaneo, coinvolgente, innovativo, soprattutto per le nuove generazioni».

I cantieri

«In parallelo - aggiunge il vicesindaco - stiamo lavorando per portare al più presto in approvazione tutto il pacchetto di variazione di bilancio che consentirà di attivare le risorse provenienti da Fondazione Cariplo, da Regione Lombardia e dall’accordo di programma con la Provincia di Como. Per quanto riguarda i tempi, posso confermare che l’ultimo trimestre del 2025 sarà quello in cui prenderanno corpo i lavori in Villa Calvi, mentre non escludiamo che già in estate possano iniziare alcune attività preliminari, soprattutto all’esterno, in corrispondenza del padiglione. Del resto, i cantieri già aperti in via Andina presso la scuola primaria “Ottavio Marelli” testimoniano che il MoMe è partito davvero: non è più solo un’idea progettuale, ma un processo concreto, in cammino».

E per l’ex Chiesa di Sant’Ambrogio di piazza Marconi: «Per quanto riguarda il bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la domanda è stata presentata e al momento siamo in attesa degli esiti dell’istruttoria da parte della commissione valutativa». Per capire se da Roma arriveranno i fondi con cui riqualificare l’altro punto notevole del MoMe.

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