Mondiali aereomodellismo: il trionfo del canturino Luigi Arnaboldi

La storia Successo dell’imprenditore di 76 anni a Voghera

Quando si ha talento nell’aeromodellismo. E quando si ha un nuovo campione del mondo a Cantù: Luigi Arnaboldi ha trionfato infatti al campionato mondiale di aeromodellismo jet, all’aeroporto di Voghera-Rivanazzano.

Arnaboldi, imprenditore canturino di 76 anni, alla manifestazione iridata ha conquistato il primo posto nella valutazione statica di modelli sino a 20 chili.

Cofondatore del club Cantù Model che ha il proprio campo di volo a Cucciago, Arnaboldi ricorda come il merito sia del lavoro d’equipe. «La mia vittoria è un successo del team e ci tengo a sottolineare il lavoro svolto dagli amici Marco Bresciani e dai cugini Mauro e Davide Pirotti».

Il pilota - nel modellismo pilotare un modello si dice volare, e quindi chi muove il telecomando viene chiamato pilota - racconta la storia della sua passione per il volo e di come è arrivato a questo successo.

«Sono stato appassionato di modelli aerei da sempre - spiega - ma erano aerei ad elica. Nel 2001 ho partecipato ad una manifestazione in cui erano presenti i primi modelli a turbina: mi hanno affascinato e da subito ho cominciato a realizzare alcuni prototipi. Nel 2014 decisi che dovevo mettere tutte le mie energie e la mia passione per realizzare una costruzione che fosse perfetta».

Arnaboldi decide di cimentarsi con la costruzione del modello in scala 1 a 4 dell’aereo Grumman F9F8 Cougar, apparecchio entrato in servizio nel 1953 ed imbarcato su alcune portaerei della marina Usa. Nonostante l’aereo fosse arrivato troppo tardi per partecipare alla guerra di Corea, il Cougar fu il caccia più numeroso tra quelli in servizio con la Marina statunitense nella metà degli Anni Cinquanta, partecipando a numerosi dispiegamenti tra Pacifico, Atlantico e Mediterraneo.

«Ho scelto questo aereo - afferma Luigi - perché vola con le ali, non con l’elettronica. Volava perché era fatto bene». Ed ecco che allora Arnaboldi si reca persino a Tucson, in Arizona, Stati Uniti d’America, al Pima Air and Space Museum, dove è esposto un Cougar. Con una squadra di rilevatori, in una settimana digitalizza tutto l’aereo.

Partendo dalla scansione 3D dell’aereo reale effettuata a Tucson, il team ha ricostruito a Cad sia l’aereo che ogni dettaglio in scala con una tolleranza inferiore a 3 decimi di millimetro. Si è trattato di un vero lavoro di progettazione aeronautica che ha interessato sia l’aspetto estetico del velivolo che la struttura interna, progettata da zero tenendo conto delle sollecitazioni che avrebbe dovuto sopportare durante i voli.

Non sono certo mancati alcuni costi vivi. «Per passione si fanno anche molte rinunce»,afferma. Con un italiano che, grazie alla dedizione, ha battuto i tedeschi, leader dell’areomodellismo con tutta una imprenditoria di primo livello: «Ci sono voluti più di due anni per passare dai dati grezzi acquisiti a Tucson alla realizzazione del primo prototipo volante. È stata una lunga avventura».

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