Monnet, ecco la novità di settembre. Vietato l’ingresso dei cellulari a scuola

Mariano Comense Il preside Di Gregorio annuncia che si adeguerà alle indicazioni del ministro Valditara. «La nota vieta di portarli». E domani il confronto con il collegio docenti per decidere le modalità

Mariano

Vietato l’ingresso ai cellulari all’istituto superiore “Jean Monnet” di Mariano. Questa è la principale novità che aspetta gli alunni al loro rientro a scuola a metà settembre. Ad anticiparlo è il preside Filippo Di Gregorio che, lunedì, si confronterà con il collegio docenti per tradurre in pratica la nota varata a giugno da Giuseppe Valditara, il Ministro all’Istruzione.

Perché anche il plesso cittadino dovrà fare propria la misura varata dal Governo trovando il modo di applicare il divieto nei confronti degli oltre 1700 studenti che, ogni mattina, fanno il loro ingresso in via Santa Caterina.

«Il telefono a casa»

«Nella nota ministeriale è detto molto chiaramente che è vietato l’uso dei cellulari all’interno della struttura scolastica, anche durante l’intervallo, insomma non devono nemmeno portarli - introduce il tema il preside Di Gregorio -. Noi dobbiamo accogliere questa norma perché ha una forza di legge: tutte le scuole devono accoglierla. E questa nota altro non è che l’applicazione di una legge in vigore dal 2014 tanto che noi già in parte vietiamo l’uso dei cellulari ma solo in classe, facendo consegnare gli smartphone all’inizio delle lezioni, poi all’intervallo viene riconsegnato».

La nota ministeriale inasprisce la regola finora applicata, di fatto, imponendo agli alunni di lasciare il cellulare a casa. «Secondo la nota ministeriale i ragazzi devono lasciare il cellulare a casa. L’impatto positivo è sicuro che lo abbia perché noi stessi ci siamo resi conto che, negli ultimi due anni, da quando abbiamo vietato l’uso dei cellulari in classe, c’è maggior attenzione, il rendimento è cresciuto: non avere il cellulare in classe aiuta a non distrarsi quando loro hanno già una capacità di distrarsi incredibile - prosegue Di Gregorio che ammette -. Ci sono, però, delle complessità nell’applicazione che il ministero non coglie».

L’ipotesi di deroghe

La prima e più intuibile: «Molti ragazzi hanno sul cellulare l’abbonamento ai mezzi di trasporto, come quello dell’autobus e con il cellulare ormai si effettuano anche pagamenti. Che facciamo - chiede il preside -? Questo va tenuto in considerazione, ma noi dobbiamo declinare l’orientamento del ministero alla specificità della scuola. La nota già dice che ci sono dei casi in cui si può derogare il divieto, come nelle sezioni di Informatica perché il cellulare può servire, ad esempio, a spiegare alcune applicazioni: il mondo è molto più complicato di come lo si veda a Roma».

I passi per arrivare a mettere in pratica la misura varata dal Governo sono chiariti dallo stesso Di Gregorio. «Domani (lunedì) affronteremo il tema nel collegio docenti, poi, la nota ministeriale sollecita la modifica dei regolamenti dell’istituto per imporre il divieto che è un passaggio che può fare solo il consiglio d’istituto che convocheremo per metà settembre». Ora si tratta solo di attendere l’annuncio dell’entrata in vigore ufficiale della norma.

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