Moschea, il Comune dice sì. «Ma verificheremo l’agibilità»

Cantù Firmato l’ok al cambio di destinazione d’uso dell’immobile

Cantù

Alla fine non è stato necessario che a chiudere la disputa in tribunale tra il Comune di Cantù e l’associazione islamica Assalam fosse un commissario ad hoc.

Ieri la dirigente municipale Elisabetta Ubezio ha firmato il permesso di costruire: riguarda l’intervento di cambio di destinazione d’uso (da laboratorio ad attività culturali ricreative e per il tempo libero) relativo all’immobile di via Milano 127/D. Ovvero la moschea contro la quale la Lega avvierà una raccolta firme nei prossimi giorni.

Il che significa che dopo undici anni, molte sentenze e 200mila euro in spese legali per le casse del municipio, ora la comunità islamica canturina potrà pregare nel proprio immobile.

Tuttavia, puntualizza il sindaco Alice Galbiati, «la possibilità di utilizzo a luogo culto è subordinata alla verifica di agibilità di pubblica sicurezza. Agibilità che, anche laddove ottenuta, non comporterà la modifica della destinazione d’uso dell’unità, ma solo la possibilità del suo utilizzo a luogo di culto a precise condizioni».

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