Naufragio Costa Concordia: la superstite top chef di 14 anni dedica il premio al salvatore canturino

La storia Paolo Maspero, cuoco “executive” di bordo, salvò Valentina Trotti: aveva solo un anno. Al Giglio morirono 32 persone, ma la piccola e i genitori furono salvati. Ora un “grazie” da brividi

Quando la nave finì sugli scogli, il 13 gennaio del 2012, l’executive chef della Costa Concordia, Paolo Maspero, 50 anni, di Cantù, salvò una bambina che all’epoca aveva poco più di un anno: Valentina Trotti, di Ferentillo, Terni, e la sua famiglia, i genitori e il fratellino nato da poco.

Il naufragio davanti all’Isola del Giglio provocò 32 vittime: il comandante Francesco Schettino è stato condannato a 16 anni di reclusione. Oggi, quella bimba salvata quella sera da Maspero è una ragazza di 14 anni. A sua volta, è diventata una giovanissima chef. Ed è stata premiata con la medaglia d’argento al campionato “Miglior Chef d’Italia junior”, gareggiando, lei che è di terza media, contro ragazzi e ragazze di 19 e 20 anni della scuola alberghiera. Un successo che la ragazza ha dedicato proprio a Maspero.

«Dedico questo premio ai miei nonni e al cuoco che ci ha salvati», ha detto la giovane, intenzionata a diventare una ristoratrice di terza generazione.

Il grande riserbo di Maspero

Maspero ha preferito, in tutti questi anni, uno stretto riserbo sulla vicenda. «Non salvò soltanto noi: ne salvò tanti altri, quella notte. Prima, eravamo lì al tavolo a cenare. Quando non era con noi, era perché stava salvando altre persone. La maggior parte sono morti lì, nella Sala Milano. Dal quarto piano in giù: è lì che è stata la situazione più grave. E lui è riuscito a portarci via - aveva ricordato Umberto Trotti, papà di Valentina - L’acqua iniziava a entrare dalle grondaie della cucina. E lui è stato forte e bravo: è ritornato giù a prenderci. Da lì c’è stata tutta una serie di situazioni, secondo me molto fortuite. Ci sono stati, purtroppo, anche dei morti. Quindi: siamo stati molto fortunati».

L’intera storia sembra scritta nel destino. Come rivelato da Trotti, infatti, il giorno dopo il naufragio, c’era stato un incontro con Maspero all’Isola del Giglio. C’era stato un grande abbraccio. E la scoperta di una coincidenza che è sembrata incredibile: Maspero, una decina d’anni prima, aveva cucinato al matrimonio del figlio di un ristoratore, che la sera gli offrì la cena proprio nell’Osteria del Trap, il ristorante di Trotti: «Che destino. Era venuto a mangiare nel mio ristorante la persona che mi ha poi salvato dentro la nave. Quattromila passeggeri, e chi mi salva? Una persona che era stata a mangiare anni prima da me. Una cosa incredibile. Misteriosa».

«Sempre in contatto»

Trotti è presidente per l’Umbria dell’Associazione Italiana Cuochi. «Maspero è sempre un grande - dice - dobbiamo ringraziare anche lui se oggi abbiamo avuto da Valentina questa soddisfazione. Siamo sempre in contatto. Anche dopo il naufragio, è stato di grande aiuto morale per noi. Emozionante. Valentina fa la nostra strada. Ha partecipato a questo campionato perché aveva già ricevuto un premio. Ha portato i nostri sapori umbri: persino ha preparato la pasta fatta in casa, con uovo, farina e sale, per realizzare uno spaghetto irregolare ferentillese, un piatto dei nostri nonni, condito con sughetto a base di salsiccia di maiale a polpettino e pomodori».

Il sindaco di Ferentillo, Elisabetta Cascelli, ha voluto incontrare la ragazza per conferirle un certificato di riconoscimento. Le parole del sindaco: «Tanta emozione».

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