Nessun accordo tra Asst e impresa: il blocco operatorio di Cantù finisce in tribunale

Sanità Naufragato il tentativo di mediazione avviato dall’ex dg Banfi nel corso del 2019. Anni di ritardi, poi l’apertura nell’estate 2021. L’azienda ospedaliera incarica un avvocato

Si è cercato di arrivare a una soluzione pacifica, senza che fosse necessario l’intervento di un giudice, ma non si è raggiunto l’obiettivo. Quindi, per tutelare le proprie ragioni e i propri interessi, Asst Lariana porta in tribunale l’impresa che si era aggiudicata l’appalto per la realizzazione del nuovo blocco operatorio. Un cantiere travagliato, chiuso da un paio d’anni. Ma ora si apre una nuova pagina, stavolta legale.

Travagliato

I lavori per l’opera sopra la piastra del pronto soccorso, mille metri quadrati e quattro nuove sale operatorie, tre delle quali allestite, erano stati complicati, passando anche attraverso più di un allagamento nella sala d’aspetto del reparto d’emergenza urgenza che aveva reso necessario traslocarlo. E poi ritardi, interruzioni e alla fine il Covid aveva bloccato tutto, tanto che un intervento da 400 giorni di lavori aveva invece superato i quattro anni di durata.

Un investimento da 3.196.353 euro, di cui 3.036.539 euro assegnati dal Ministero della Salute e la restante quota dalla Regione. Questo il motivo per cui, nel luglio del 2021, il blocco era entrato in funzione senza cerimonie o tagli del nastro, se non l’annuncio, da parte di Asst Lariana, che con i primi dieci interventi - quattro nell’ambito ortopedico e sei nell’ambito chirurgico – era stata avviata l’attività delle nuove sale in via Domea.

Primo atto

Una delle primissime deliberazioni del 2024 del nuovo direttore generale dell’Azienda per Luca Filippo Maria Stucchi è stata la presa d’atto della volontà di agire nei confronti dell’impresa appaltatrice, stante il fatto che le trattative non hanno condotto a una soluzione stragiudiziale della controversia. Quindi si è conferito incarico all’avvocato Maurizio Piero Zoppolato di patrocinio legale nella vertenza che si va ad aprire.

Il suo precedessore, Fabio Banfi, fin dall’ottobre del 2019 aveva voluto che Asst Lariana assumesse una posizione ferma nei confronti della ditta che si era aggiudicata l’appalto, la Seli Manutenzioni Generali Srl con sede a Monza, proprio per evitare derive nelle aule di tribunale, a fronte dei ritardi nella consegna del blocco. E fin da allora era stato incaricato Zoppolato per valutare se ci fossero margini per rivalersi a fronte di condotte inadempienti. Nessuna richiesta di danni, in realtà, allora era stata avanzata.

Non si era andati oltre, anche per non rischiare di allungare ulteriormente il cantiere. Le ultime lavorazioni, alla fine, erano state eseguite dalla stessa azienda socio sanitaria, per cercare di tagliare i tempi.

Ma nel 2022 Asst Lariana era tornata ad avvalersi dello stesso legale, per verificare la sussistenza di presupposti per una definizione in via stragiudiziale delle riserve apposte in sede di chiusura della contabilità dell’appalto e ottenere assistenza per gli atti conseguenti. Oggi, dato atto che le trattative non hanno condotto a una soluzione pacifica della controversia, si prende la via del tribunale.

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