Non si fermano i furti nei cimiteri. «Via oggetti sacri e fiori, una vergogna»

Cantù Capiago Proseguono le razzie in quello Maggiore, a Vighizzolo e anche a Intimiano. Lo sconforto dei parenti: «Ogni settimana portano via di tutto, il Comune deve intervenire»

Furti nei cimiteri, in centro come nelle frazioni, e, fuori città, nei paesi. Per un fenomeno che, solo a tener conto delle ultime segnalazioni, coinvolge a Cantù il cimitero Maggiore, quindi il cimitero di Vighizzolo nelle periferie, infine il cimitero di Intimiano. Tra gli ultimi furti avvenuti al cimitero Maggiore, al solito, la sparizione di fiori. Nella fattispecie, un vaso di ciclamino, scomparso da una tomba situata tra i vialetti a non molta distanza dall’ingresso principale. Un episodio che ha amareggiato non poco la famiglia del defunto, indignata per quanto accaduto.

Vighizzolo

A Vighizzolo di Cantù vi è chi è arrivato a scrivere e a chiedere conto a voce direttamente al Comune di quanto accade da troppo tempo. «Possibile che non si riesca a risolvere? - si chiede Massimo Marelli, 57 anni - c’erano già stati furti tra l’1 e il 2 novembre, e ora di nuovo. Furti che succedono non solo a Vighizzolo, ma appunto anche in centro. Possibile che il Comune non intervenga in qualche modo? Che cosa dovrebbe fare il Comune, non lo so. Sono loro che devono trovare una soluzione. Non so francamente se le telecamere possano essere utili. Ma così non si può andare avanti».

«Ci sono stati diversi episodi da almeno sette anni, ora siamo arrivati a furti che avvengono persino anche due volte alla settimana, quasi sempre ogni settimana - prosegue - non pensiamo nemmeno che sia qualcuno che ce l’ha con la nostra famiglia, anche se a un certo punto subentra persino una certa ritrosia nel raccontarlo». «Abbiamo messo persino un cartello: hanno preso il cartello e di nuovo i fiori. Ho messo sette rose: sono diventate cinque, e poi due. Ho provato anche a lasciare la tomba senza fiori. Ma francamente non è pensabile, non sta bene. È capitato persino che rubassero un presepio. Davvero: basta, questa è una vergogna».

Intimiano

Altro cimitero, Intimiano, e stesso sdegno. «Qualcuno - riferisce infatti un’altra cittadina - ha rubato una piantina che avevo portato al cimitero per mia mamma. So che non è la prima volta che succede ed è piuttosto triste. Mi piacerebbe comprendere le motivazioni che spingono una persona a rubare dalle tombe. Noia? Collezionismo del macabro? Feticismo?». Fatto girare questo messaggio via social, sono emerse altre segnalazioni. Come vasi di rame e fiori spariti. E, di nuovo, su un’altra tomba, ancora fiori portati via: non la prima, ma addirittura la decima volta.

A Cantù, il Comune ha annunciato la possibilità, a breve, di installare telecamere in formato fototrappola. Più nascoste, utili per identificare i ladri che si aggirano tra le tombe dei cimiteri. Non si esclude nemmeno, in futuro, la videosorveglianza in pianta stabile. L’Amministrazione comunale ha già chiesto ai cittadini, intanto, di denunciare formalmente alle forze dell’ordine i furti che avvengono tra i vialetti e i colombari. Richiesta che più volte è arrivata anche dal Comune di Capiago Intimiano, che aveva chiesto ai cittadini di girare le denunce anche al municipio, all’indirizzo mail [email protected]. Per farsi un’idea diretta del fenomeno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA