Nuovo ponte di Cantù Asnago. Colata di cemento, avanti tutta

Infrastrutture Il grande “gigante” adesso dovrà riposare un mese, poi sarà spinto oltre i binari. Tarantola (Provincia): «Tecnici bravissimi e movieri svelti. Ultimato in un giorno, pochi disagi»

Il grande gigante di Cantù Asnago è lì, pronto per essere spinto e per durare come il suo predecessore: altri cent’anni. Adesso dovrà riposare per un mese intero: per la precisione, 28 giorni. Da ieri, il ponte realizzato dalla Provincia è ancor più realtà: in un solo giorno, l’azienda Quadrio Costruzioni è riuscita a gettare tutto il calcestruzzo dal mattino sin quasi al tramonto, verso le quattro del pomeriggio. La circolazione non ha subito rallentamenti, con i movieri svelti nell’intervenire solo all’entrata e all’uscita delle betoniere dall’area di cantiere. Ora si attende solo il via libera dalle ferrovie per l’interruzione della linea elettrica: serviranno 20 ore per spingere il manufatto dal lato di Cermenate a quello di Cantù Asnago.

Giornata fondamentale, ieri, per realizzare il ponte che sostituirà il vecchio cavalcaferrovia, utilizzato a portata limitata di 40 tonnellate e destinato poi a essere usato da bici e pedoni. L’ingegner Bruno Tarantola, dirigente dell’area sviluppo del territorio e trasporti della Provincia, si è tenuto in continuo aggiornamento con il cantiere, già visitato in questi giorni.

Calcestruzzo resistente

«I tecnici e gli operai sono stati bravissimi, sono riusciti in un solo giorno a effettuare la colata - spiega l’ingegnere - Il traffico è stato poco influenzato dal passaggio delle betoniere. C’è stato un lavoro senza sosta: parliamo di 480 metri cubi circa, 2600 chili per metro cubo, per un peso di 1250 tonnellate».

Sarà un ponte parecchio resistente. «È stato usato un calcestruzzo speciale - prosegue Tarantola - con una resistenza caratteristica: il cubetto di prova si spezza a una pressione elevatissima di 610 chilogrammi per centimetro quadrato, più del doppio di un normale calcestruzzo, che si assesta su un valore di 300. Si tratta di un materiale studiato nei minimi dettagli, con fibre d’acciaio per evitare fessurazioni di ritiro. E questo, per dare una maggiore durevolezza al materiale».

Ultima fase spettacolare

Detto in decenni: «Parliamo di un’infrastruttura che al minimo dovrà avere una vita utile di cinquant’anni, ma visto il materiale utilizzato, e il confronto con l’attuale ponte che un secolo è durato, l’idea è che anche questo ponte duri un secolo, oltre noi». Al netto della manutenzione che si rivelerà necessaria. «Abbiamo curato i minimi particolari - aggiunge l’ingegnere - il ponte verrà spinto con i guardrail già al loro posto: ci sarà da realizzare solo la pavimentazione, l’asfalto. La parte sopra la ferrovia, come prescritto dalle stesse ferrovie, sarà protetta da paretine in acciaio, per evitare che precipitino anche soltanto dei sassolini sulla sede ferroviaria».

«Il varo - conclude - potrà avvenire tra 28 giorni, terminato il tempo per cui il ponte resterà a riposo. Potremo avere, in questo periodo, del lavoro di contorno, ma il lavoro principale sul ponte dovrà fermarsi. Aspettiamo solo che le ferrovie ci dicano quando potremo spingere il ponte da un lato all’altro». Tolta la pausa natalizia, possibile quindi che si potrà, sin dai primi giorni dell’anno nuovo, procedere con la successiva e spettacolare fase.

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