«Ospedale, lavori fermi e futuro incerto»
La minoranza chiede l’incontro con Asst

Mariano Comense Blocco B inagibile da 20 anni, cantiere rallentato al D. Il centrosinistra: «Un fantasma». Il sindaco Alberti e l’azienda: «Sempre disponibili, ma ad oggi non è pervenuta alcuna richiesta»

Mariano

La minoranza di centrosinistra chiede un incontro con Luca Stucchi, direttore dell’Asst Lariana, per conoscere il futuro del presidio “Felice Villa” di Mariano. A oggi i piani di rilancio della struttura sono rimasti nel campo delle intenzioni come raccontano gli spazi dedicati all’attività sanitaria dimezzati a una palazzina e mezza sulle tre disponibili in via Isonzo.

A dettare la riduzione, la ventennale attesa di vedere rinascere il blocco “B” in qualcosa di meglio di un edificio intrappolato in un cantiere, dopo che è sfumato l’avvio anche dell’ultimo intervento di recupero a causa di una querelle legale, ma anche i rallentamenti avuti ai lavori in corso al blocco “D”.

«Così vuoto di servizi fa male»

«Chiediamo un incontro per avere chiarezza sul futuro del “Felice Villa” che oggi è un ospedale fantasma ai margini della provincia con un futuro lì sulla carta ma che non si vede mai» spiega Simone Conti, capogruppo di Mariano 2.0. «Il fatto che sia un presidio lasciato ai margini lo dicono i cantieri: quello sul blocco “B” che ha seguito la storia che sappiamo, ma anche quello sul blocco “D” aperto otto anni dopo aver rifatto la dialisi, trovandosi così nuovamente a sostenere le difficoltà nello spostare reparto e pazienti altrove, ma anche scoprendo così tanto amianto, fatto che ci dice quanto poco sia stato progettato l’intervento».

Proprio la scoperta di fibre dannose per la salute dell’uomo aveva portato l’Asst a varare una variante al cantiere di riqualificazione della palazzina “D” per smaltire correttamente il materiale, facendo così slittare la fine dell’intervento alla primavera. Con qualche disagio per i cittadini visto che, chiusa buona parte della palazzina D, i servizi sono stati concentrati nell’unico piano aperto al pubblico, come spiega il Pd per voce del capogruppo Stefano Poltronieri: «Dopo quattro inaugurazioni fatte in pochi anni, hanno concentrato il punto prelievi e l’ufficio di scelta e revoca del medico in un unico ambiente. Fossi il sindaco di Mariano dormirei fuori l’ufficio del direttore di Asst per chiedere servizi, non subirei le scelte».

Da qui la richiesta di un incontro Stucchi. «Vedere l’ospedale così fa male perché genera un vuoto di servizi che costringe i marianesi a trovare altrove le risposte ai propri bisogni» chiosa Conti.

La doppia replica

Immediata la replica del sindaco Giovanni Alberti che, certo, non abbassa i toni dello scontro: «Se le minoranze di centrosinistra ritengono di avere la necessità di avere un incontro con Stucchi per fare il punto su presidio di Mariano, ricordo loro che lo strumento per chiederlo non è la stampa, usata solo per avere un po’ di visibilità, ma se l’interesse è reale, si devono utilizzare i canali ufficiali amministrativi dell’Asst o del Comune. Enti ai quali non risulta pervenuta ad oggi nessuna richiesta».

Più diplomatica, ma simile nella sostanza, la replica dell’azienda attraverso l’ufficio stampa: «Asst Lariana è sempre disponibile ad incontrare chiunque chieda un appuntamento per confrontarsi ed approfondire temi di interesse comune. Posto che ad oggi non è pervenuta alcuna richiesta ufficiale e certi che un dialogo costruttivo sia il modo migliore per affrontare insieme il futuro del presidio “Felice Villa” di Mariano, si resta a disposizione” osserva Asst Lariana attraverso l’ufficio Stampa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA