Piazza Garibaldi a Cantù diventa “sociale”: nel bistrot lavoreranno i disabili

La novità Il progetto studiato dalla cooperativa Mondovisione insieme a Comune e Il Gabbiano. Sperimentazione iniziale di tre anni. «E recupereremo un immobile strategico per il centro»

Un bistrot che si faccia punto di ritrovo per persone e associazioni, ma anche luogo dove i più vulnerabili possano mettersi alla prova e trovare il proprio posto nella società e nel mondo del lavoro.

Nell’ultima giunta dell’anno, un solo punto all’ordine del giorno, ma ambizioso: si è dato il via libera al progetto di riqualificazione Hub_Garibaldi, puntando sull’immobile che, in passato, è stato sede del capolinea del tram e ora ospiterà un’iniziativa dalla durata sperimentale iniziale di 3 anni, un’attività commerciale di somministrazione e piccola ristorazione per sperimentare inserimenti lavorativi, anche attraverso un’isola formativa per persone con disabilità. Piazza Garibaldi torna protagonista, non per la cronaca di malamovida, serate ad alta gradazione alcolica, risse, pestaggi. Sarà una pagina tutta nuova.

Basta risse

Il progetto è stato studiato dalla cooperativa sociale Mondovisione, in coprogettazione con il Comune di Cantù e la cooperativa Il Gabbiano, e verrà presentato a Fondazione Cariplo, nell’ambito del bando Progetti “Emblematici Provinciali” per la concessione di un contributo a fondo perduto. Nei mesi scorsi aveva preso il via la prima parte, con l’attivazione dell’Informagiovani negli spazi accanto. Poi è stato aperto un avviso pubblico finalizzato all’individuazione di soggetti del terzo settore disponibili alla coprogettazione. Unica candidatura presentata, quella di Mondovisione – che già gestisce il Teatro San Teodoro - in collaborazione con la cooperativa sociale Il Gabbiano, che ha oltre quarant’anni di esperienza nel settore e ha già attivato e sperimentato cinque isole formative, ovvero percorsi per il potenziamento delle competenze di persone diversamente abili in campo lavorativo, ma anche rispetto all’autonomia e alla socialità. Investimento da 370mila euro, che era stato finanziato con l’assestamento di bilancio portato in consiglio a luglio dal vicesindaco Giuseppe Molteni.

«Proposta importante»

-«Io voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto – commenta il sindaco Alice Galbiati - dando fattivamente il loro contributo. Mi riferisco agli assessori Girgi e Ferrari e al gruppo consiliare Lega che ci ha supportato nella sua costruzione». Ovvero Isabella Girgi, ai Servizi Sociali: «Abbiamo la volontà di dare un volto nuovo alla piazza e di farlo nel segno dell’inclusione, un valore nel quale abbiamo sempre creduto. Da tempo abbiamo attuato una programmazione per cercare di rivitalizzare la piazza, di portare le famiglie a viverla, con tanti eventi, e questa iniziativa va in questa direzione».

Lo sottolinea anche l’assessore al Patrimonio Matteo Ferrari: «Il valore aggiunto di questo progetto, fortemente sociale, che sarà anche propedeutico al recupero di un immobile così strategico come quello di piazza Garibaldi, sta nel fatto che guarda al percorso necessario per inserire persone con disabilità nel mondo del lavoro. Ringrazio il sindaco per aver creduto in una proposta che ci consentirà di recuperare un bene importante del nostro patrimonio».

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