Più traffico con la Canturina Bis: «Per farla servono 21mila camion»

Il caso Le considerazioni del Comitato contrario alla realizzazione della nuova strada. «Per le gallerie artificiali verranno distrutti parchi e boschi, un prezzo troppo alto»

La Canturina Bis tra Cantù e Mariano sarà una sbancata da 413mila metri cubi. A dirla in altro modo, significa qualcosa come quasi 21mila camion - esattamente 20.650 - da 20 metri cubi di cassone: a considerarli uno in fila all’altro, e calcolando 12 metri per lo spazio occupato da ciascun mezzo pesante, significa una lunga coda di quasi 250 chilometri. Poco meno della distanza tra Cantù e Bologna. Per le associazioni ambientaliste del Coordinamento per una mobilità Sostenibile No Canturina Bis, il cantiere per la strada provinciale «incrementerà il traffico pesante sulle arterie stradali esistenti».

Le critiche

C’è anche questo tra le considerazioni del Comitato, diffuse dai portavoci del coordinamento Sofia Castoldi e Matteo Aiani, a pochi giorni da un incontro sul tema avvenuto a Mariano. Il Comitato rimarca la propria opposizione totale al progetto. «Per le gallerie artificiali sarà comunque necessario lo sbancamento di coltivi, prati e boschi distruggendo la naturalità esistente. I tratti a raso o in trincea comporteranno invasività, spaccatura, riduzione e separazione delle aree libere e boscate. Il trasporto dei materiali di scavo che ammontano a circa 413mila metri cubi da conferire negli appositi siti, incrementerà il traffico pesante sulle arterie esistenti».

Dallo studio sul traffico a supporto dell’opera «è previsto un miglioramento della velocità media di deflusso di soli 2,1 chilometri all’ora, con una viabilità che comunque rischia di peggiorare verso Cucciago, Senna, a Vighizzolo in via San Giuseppe e in viale Italia, attorno a Mirabello e in via Lombardia, via per Cabiate e via Porta Spinola a Mariano».

Costi: «Serviranno ben 334 milioni di euro, circa 47 milioni al chilometro. Si tratta di risorse economiche al momento non disponibili».

Il tracciato

Tracciato: «La strada viene suddivisa in 3 lotti. Il primo interessa Figino, Carimate e Cantù, dalla rotonda posta tra corso Europa e via Giovanni da Cermenate fino a via Genova. Il secondo correrà parallelo a via Milano da via Genova fino a via Marche, interessando in superficie numerose aree boscate e coltivi. Il terzo e ultimo tratto, quasi interamente in galleria artificiale, bypasserà, senza accessi diretti, la Novedratese. fino a giungere a Mariano nei pressi di via Segantini. La realizzazione di cinque gallerie, tra cui quattro artificiali, avrà costi energetici e annesse emissioni climalteranti».

«L’infrastruttura - aggiunge il coordinamento, che ha ottenuto l’accesso agli atti della documentazione - avrà una lunghezza complessiva di 7mila e 136 metri e correrà all’interno del Parco Regionale delle Groane e della Brughiera, aumentando il consumo di suolo e portando a impatti negativi sugli ecosistemi. La promozione di un uso combinato dei mezzi pubblici, potenziando la rete dei trasporti e il rilancio dei collegamenti via bus tra Como, Cantù e Mariano, nel progetto non vengono nemmeno menzionati. La strada, se realizzata, ridurrà ulteriormente la naturalità e i preziosi e pochi ecosistemi rimasti».

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