«Poche corse e pensiline inadeguate». Bus, minoranza all’attacco in Comune

Mariano Le fermate dotate di una tettoia e una panchina si contano sulle dita di una mano. Il caso limite di via Diaz, in zona stazione. L’assessore Testini: «Lì non c’è spazio, va trovata un alternativa»

Mariano Comense

Poche corse, lunghe attese davanti a pali difficili da riconoscere come pensiline: così si mostra agli occhi dei cittadini il trasporto pubblico a Mariano. Basta infatti girare tra le vie locali per accorgersi come le fermate dotate di una tettoia e una panchina si contino sulle dita di una mano, disegnando così una mappa delle 33 tappe toccate dagli autobus delle quattro linee del trasporto pubblico che si snodano tutte intorno al centro della città, senza mai raggiungerlo, riuscendo a collegare il territorio solo alla vicina Cantù o, dall’altra parte, Cabiate, Monza e Milano.

Le linee che attraversano la città

Tre le linee programmate dalla comasca Asf Autolinee per coprire con il trasporto pubblico Mariano: il C180, il C181 e il C182. Quella che garantisce più corse è la prima ossia il C180 che collega la città a Monza e Cantù assicurando il servizio sino alle 21; le altre due linee, invece, concentrano i mezzi negli orari di ingresso e uscita dalle scuole, costringendo poi ad attese anche di un’ora per la corsa successiva sia a metà mattina che il pomeriggio. C’è poi la linea Z221 dalla monzese Autoguidovie che passa da via San Francesco e via Isonzo per arrivare sino a Milano.

Certo è che qualsiasi sia la linea, le sue fermate sono mal concentrate in una città dove gli autobus non passano mai dal centro, dall’asse di Corso Roma o via Piave. E nemmeno da diversi quartieri, visto che Sant’Ambrogio o il mercato non sono toccati dal servizio. Le tappe degli autobus si snodano lungo Corso Brianza, via Cardinal Ferrari, via Per Cabiate quindi Monza, garantendo poi la fermata in via Santa Caterina, visto che qui si alza l’istituto più popoloso di tutta la provincia di Como, il “Monnet”. Solo la Linea C181 tocca Perticato con orari molto dilatati.

L’emblema delle difficoltà nel servire Mariano con l’autobus è dato dalla pensilina di via Diaz che paga lo scotto di essere vicino alla linea del treno. Tant’è che si mostra come un palo incastrato tra il muro della stazione e il cordolo di uno stretto marciapiede, senza tettoia, tanto meno una panchina. «Dove oggi è posizionata la fermata non c’è la possibilità di realizzare la pensilina. Dialogheremo con FerrovieNord per valutare la possibilità di acquisire in altra posizione, lungo la via, gli spazi per una rientranza per creare una pensilina per dare la giusta importanza a questo scambio intermodale» ha detto Loredana Testini, l’assessore alla Mobilità urbana e trasporti.

«Parteciperemo ai bandi»

A incalzarla sul tema, l’opposizione di centrosinistra che ha lamentato la carenza del servizio chiedendo, nell’ultimo consiglio comunale, di valorizzare le fermate attraverso Eugenio Borgonovo, consigliere di Mariano 2.0. Domanda respinta dalla maggioranza.

«Non è vero che tutte le fermate sono sprovviste di pensiline, dipende dagli spazi – ha ribadito Testini rivendicano le tre riqualificate in sei anni di mandato -. Parteciperemo ai bandi del trasporto pubblico per migliorare la sosta degli utenti dove è possibile. Le fermate sono più che sufficienti, la linea c181 realizza il collegamento urbano tra la frazione di Perticato e il centro di Mariano».

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