«Prima quasi mi investono, quindi sono scesi e hanno preso a bastonate i miei cani»

Cantù Segnalazione choc di una donna: era con la figlia e due bambini in via Varenna: «Sono caduta e dal mezzo sono scesi in tre, che hanno cominciato a picchiare i nostri animali»

«È stata una scena con una ferocia da Arancia Meccanica. Hanno quasi investito me, al punto che mi hanno persino toccato con uno pneumatico, e i miei figli, la mia nipotina di due anni. Loro sono scesi dalla Jeep con una violenza inaudita. Hanno dato tre o quattro bastonate ai nostri due cani. E poi se ne sono andati di corsa. Io stavo malissimo, abbiamo tirato fuori il bambino dal passeggino, loro hanno messo la retro e se ne sono andati probabilmente perché intanto stava sopraggiungendo un’altra persona. Non avevamo con noi il cellulare, ma poi abbiamo chiamato i Carabinieri».

Il racconto di un’aggressione folle

È questo quanto riferisce Eloisa Tripodi, 48 anni, di Cantù, a proposito di quanto accaduto martedì sera, alle 20.30, in via per Varenna. Il motivo: aver passeggiato nelle vicinanze, a quanto sembra, di una presunta proprietà privata nemmeno segnalata come tale. Ingiustificabile, quindi, la violenza. Oltre a Tripodi, già minacciata altre due volte, ci sono altri proprietari di cani che stanno riferendo di episodi molto simili.

«Io, mia figlia di 22 anni, mio figlio di 9 e la mia nipotina di due anni siamo a piedi con i nostri due cani molossi, Kalì, una “lei”, e Modì. Stiamo percorrendo un sentiero rurale, quando all’improvviso sopraggiunge una Jeep con tre uomini a bordo, persone che hanno delle proprietà in zona», racconta. «Alla nostra vista - aggiunge - chi è alla guida accelera sensibilmente, quasi come se volesse investirci. Io e mia figlia, spaventate e sotto shock, cerchiamo di spostarci dal centro della strada per evitare di essere investite. Il conducente si ferma qualche centimetro prima di colpirci. Io vengo anche sfiorata dalla ruota del mezzo e cado a terra. Mia figlia e i bambini, per fortuna, non vengono colpiti».

«A quel punto, questi tre, uno più anziano e due ragazzi molto giovani, probabilmente dei familiari, brandendo dei bastoni di grosse dimensioni si scagliano contro i nostri cani e iniziano a colpirli violentemente - dice - Subito dopo, il più anziano si avvicina a me e cerca di colpirmi con il bastone, ma per fortuna riesco a scappare. Poi i tre salgono a bordo dell’auto e se ne vanno, mentre io, i miei figli e mia nipote torniamo a casa terrorizzati. Per fortuna i miei cani non hanno riportato alcuna lesione evidente: non mi sono rivolta al veterinario. Non ho riportato fratture o escoriazioni: non sono andata in pronto soccorso. Anche se il giorno dopo mi sono sottoposta a degli accertamenti perché stavo male. E sto male anche adesso al solo pensarci».

«Terza minaccia»

«Quello che è accaduto non deve più accadere a nessuno - aggiunge - È la terza volta che subiamo una minaccia di questo tipo: due volte con la Jeep e una volta con un trattore. Loro sostengono che il tratto sterrato che taglia e porta al bosco sia di loro proprietà, ma non c’è cartello e non c’è transenna. Indipendentemente di chi sia la proprietà, fatti di questo tipo non devono accadere».

Sui social altri cittadini hanno parlato di altri fatti simili: «È successo anche a noi con il cane nella stessa via». «So che un’altra persona ha subito lo stesso pestaggio dagli stessi, anche lui era in giro con il cane. Anche io ho paura, gente così va rinchiusa».

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