Raccolta di firme all’Istituto Monnet: «Vicini agli studenti picchiati a Firenze»

Mariano Oltre settanta adesioni per sostenere la denuncia della preside del “Leonardo” di Firenze: «Non siate indifferenti»

Oltre settanta firme per sostenere Annalisa Savino, la preside del liceo “Leonardo Da Vinci” di Firenze, finita sotto i riflettori dopo la pubblicazione di una circolare da lei indirizzata ai propri studenti per invitarli a non essere indifferenti rispetto al pestaggio condotto da sei militanti del collettivo Azione Studentesca davanti a un altro liceo fiorentino, il “Michelangiolo”, a febbraio. A raccoglierle sono stati i professori dell’istituto “Monnet” di Mariano che hanno così scelto di manifestare la propria vicinanza alla dirigente dopo che il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha giudicato il suo scritto “improprio” così aprendo una serie di riflessioni sul ruolo della scuola.

Ruolo rivendicato dai docenti dell’istituto marianese che hanno ricordato come «la scuola pubblica sia tangibile avamposto dello Stato e della democrazia nella società, istituzione deputata alla formazione di cittadine e cittadini attivi che riflettono criticamente sul passato per costruire il futuro collettivo» motivo per cui «avvertiamo l’importanza del ruolo delicatissimo che ricopriamo». Certo, «sarebbe più semplice (e forse conveniente) voltarsi dall’altra parte. Ma cadremmo in contraddizione rispetto ai principi che cerchiamo di far fiorire nei nostri studenti: rispetto per sé stessi e per gli altri, solidarietà e spirito critico».

L’iniziativa ha trovato il plauso di Filippo Di Gregorio, il preside del “Monnet”, che ha spiegato «come nella scuola italiana sia molto viva una sensibilità ai valori dell’educazione degli alunni, al rispetto e alla solidarietà. I valori della Costituzione italiana non sono spenti».

E la risposta della preside Savino: «Mai come adesso c’è bisogno di dare dignità e forza alla scuola e un po’ di sano orgoglio in chi ogni giorno anima le aule, le rende luoghi di conoscenza, costruisce memoria e crea vera cittadinanza. C’è bisogno dell’impegno di ciascuno».

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