Rapina alla sala slot, sentenza definitiva

Mariano Comense Confermata in Cassazione la pena di due anni e quattro mesi a Fatbardh Gazzulli di Besana Brianza

Mariano Comense

I giudici della Cassazione hanno dichiarato inammissibile il ricorso che era stato presentato da Fatbardh Gazzulli, 37 anni residente a Besana Brianza, che di fronte al gip di Como aveva deciso di patteggiare la pena di 2 anni e quattro mesi per le ipotesi di reato di rapina e per la detenzione di un’arma salvo poi impugnare tutto. Atto che è stato dichiarato appunto inammissibile con la condanna anche al pagamento delle spese processuali.

Si è dunque chiusa definitivamente la vicenda – per quanto riguarda l’albanese – che aveva riguardato l’assalto alla sala slot di Mariano Comense “Slottery” che risale alla sera del 28 aprile di un anno fa. Indagine che era stata seguita dal carabinieri e che era stata coordinata dalla procura di Como. I due sospettati del colpo (con Gazzulli anche un quarantenne italiano di Casatenovo che era stato condannato in abbreviato a 4 anni e 5 mesi) erano stati arrestati dal carabinieri di Merate in quel di Besana Brianza pochi minuti dopo il fatto. Secondo quanto era stato ricostruito, con due pistole in pugno, avevano rapinato la sala stot di via Como scappando con un bottino di 1.600 euro.

I carabinieri di Merate erano però intervenuti 12 chilometri dopo, ovvero in un parcheggio di Besana Brianza dove i due rapinatori pare si fossero fermati per il cambio dell’auto, che era una Ford C-Max. Sul posto era stato recuperato anche il cassetto del registratore di cassa con ancora i contanti e pure le due pistole utilizzate per la rapina: si trattava di una Beretta calibro 7.65 (arma vera e con il caricatore inserito) e di una scacciacani.

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