Rissa all’ingresso della discoteca. Cinque denunciati e Daspo urbani

Cantù - Grazie alle telecamere rintracciati un uomo di 42 anni di Lentate, i figli di 17 e 20 anni e la coppia di immigrati tunisini

Cantù

Hanno un volto le persone coinvolte un una rissa avvenuta all’ingresso della discoteca Spazio di Cantù nella notte tra sabato e domenica, quando l’orologio segnalava l’una e mezza. Si tratta di cinque persone, tutte denunciate alla Procura di Como, tre dei quali italiani e parenti.

Tra gli indagati per rissa infatti sono finiti anche un padre di 42 anni, residente a Lentate sul Seveso, operaio già noto alle forze di polizia, e i due figli incensurati di 20 anni e di 17 anni, quest’ultimo dunque minorenne. Gli altri due denunciati per la stessa ipotesi di reato sono invece due stranieri in arrivo dalla Tunisia, uno irregolare in Italia, di 24 anni, e l’altro di 31 anni e residente a Cermenate, pure quest’ultimo già noto ai carabinieri.

Lo scontro è stato ricostruito grazie al contributo offerto dal sistema di videosorveglianza del locale. Sul posto erano giunte più “gazzelle” dei carabinieri partite dal Radiomobile della Compagnia di Cantù, dalla stazione della città, ma anche dalla Tenenza di Mariano Comense e dalla stazione dei carabinieri di Lurate Caccivio. Un impegno notevole di militari, dunque, per quello che è stato un fatto di cronaca che ha finito con il mettere a rischio anche l’incolumità delle tante persone presenti e degli altri avventori del locale.

Non è finita qui, perché tra i numeri di questa importante rissa c’è da segnalare anche quello delle persone finite al pronto soccorso, con ferite da taglio e contusioni varie. Il padre quarantaduenne ha rimediato una prognosi di otto giorni per lesioni e contusioni ad una gamba e al volto, il tunisino irregolare in Italia è stato invece quello a riportare guai fisici più importanti, con una ferita da taglio alla mano e una prognosi di 15 giorni. Il connazionale se l’è invece cavata con 5 giorni di prognosi per un colpo preso al volto.

Le ipotesi di reato su cui stanno lavorando i militari riguardano ovviamente la rissa – i cui motivi non sono noti – e anche, per lo straniero irregolare, la violazione del testo unico sull’immigrazione. Lo scontro, che ha destato un allarme immediato proprio per le tante persone coinvolte e il rischio che la situazione potesse ulteriormente peggiorare, è avvenuto davanti alla discoteca Spazio di piazza Garibaldi, zona già più volte al centro della cronaca cittadina.

Proprio l’alta presenza di persone che si trovavano in quel punto, ha reso ancora più importante l’arrivo immediato dei carabinieri e lo sviluppo veloce dell’indagine, fatta utilizzando anche le telecamere oltre alle testimonianze. Un lavoro che in pochi giorni ha portato a chiudere il cerchio attorno alle cinque persone denunciate.

I carabinieri hanno anche comunicato che sono state avviate richieste di misure per la tutela dell’ordine pubblico: per il padre e i figli è stata avanzata alla Questura di Como la proposta di foglio di via obbligatorio da Cantù, mentre per i due tunisini è stata proposta l’applicazione della misura del Daspo Urbano, ovvero il Divieto di accesso alle aree della città.

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