San Teodoro e la pallacanestro: in bilico il progetto del college

Cantù Il prevosto sulla vendita dell’oratorio: «Da primavera attendiamo invano una risposta». La replica di Cantù Next: «Avevamo fatto un’offerta, che però non è stata ritenuta congrua»

Cantù

Il sogno di ricreare il college della Pallacanestro Cantù all’ex oratorio San Teodoro sembra ora più sfumato. Al momento, infatti, la trattativa è un punto fermo; da una parte la comunità pastorale San Vincenzo, proprietaria dell’immobile e intenzionata a vendere; dall’altra Cantù Next, la Spa di imprenditori legati al basket, che ha manifestato un interesse ad acquisire l’area chiusa da due anni per realizzare un centro con campi e aule studio per i ragazzi del basket.

La parrocchia, infatti, attende da mesi una risposta. Che però non arriverà in breve tempo: vi sono infatti considerazioni differenti sulla cifra di vendita dell’area.

Cantù Next sta valutando se sarà possibile o meno ammortizzare l’investimento all’interno di una progettualità più estesa. Alle attuali condizioni, infatti, il progetto non è sostenibile: questa la valutazione della società.

«La trattativa non è tramontata - precisa il prevosto don Maurizio Pessina - Il problema è che noi stiamo aspettando da tantissimo tempo una risposta che non giunge; un’attesa eccessivamente prolungata. Per cui a noi può anche sorgere il dubbio che non vi sia più un interesse».

La palla passa ora a Cantù Next, che dà la propria versione dei fatti. La società sostiene di aver fatto un’offerta che riteneva congrua. «Questa offerta invece era distante dalle aspettative del proprietario - prosegue la Spa presieduta da Sergio Paparelli - Ora si sta valutando se si riesce a integrare l’oratorio di San Teodoro in una progettualità più ampia, affinché si possa garantire una sostenibilità economica che attualmente il progetto, da solo, oggi non avrebbe. Una valutazione che non è da tempi brevi».

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