Scuola Marelli, sospiro di sollievo
Lavori ok, ora tocca all’auditorium

Cantù Scongiurato il rischio di disagi per gli alunni, lo stabile del Terragni è rinato

Cantù

Le facciate esterne e l’auditorium si sono fatti belli. Ed è stata una sorta di anteprima del Museo del Mobile e del Merletto di Cantù, il MoMe. La prima puntata.

Ora si deve guardare anche oltre, anche all’interno e quindi alla riapertura dell’auditorium di via Andina, gioiellino della scuola primaria Ottavio Marelli, edificio progettato da Attilio Terragni, fratello del più celebre Giuseppe, uno dei maggiori esponenti del Razionalismo.

In via Andina da mesi era stato avviato il rifacimento delle facciate della scuola, che erano talmente malmesse che ormai l’intonaco, annerito, mostrava i ferri dell’armatura. Appalto da poco meno di 400mila euro che ha visto anche mettere in sicurezza vetri e serramenti. Tanto che alla vigilia del primo giorno di scuola serpeggiava qualche preoccupazione sulla possibilità di avviare regolarmente le lezioni. Anche perché, a causa del referendum di giugno, il cantiere era partito un po’ in ritardo.

Invece la maggior parte dei lavori è stata completata, assicura l’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Cattaneo, garantendo a studenti e docenti un ambiente più sicuro, moderno e luminoso.

Mancano ora alcune fasi di cantiere che non interferiscono con le attività scolastiche. Il plesso si trova tra via Uberto da Canturio e via Filippo Andina, un comparto che urbanisticamente si configura come asse attrezzato a destinazione scolastica.

Lì accanto sorge il liceo artistico Fausto Melotti, che ha un peso importante nell’ambito del MoMe. Il progetto prevede la demolizione e ricostruzione della palestra esistente, con la realizzazione di un nuovo volume su due piani che ospiterà una moderna palestra utilizzabile anche dalle associazioni locali al di fuori dell’orario scolastico, al piano rialzato, in un involucro vetrato. Saranno realizzati anche due laboratori e un’aula multimediale.

Attenzione particolare sarà riservata alla valorizzazione delle opere oggi conservate all’interno del Museo Storico Scuola d’Arte, posto al piano seminterrato dell’edificio scolastico, che troverà nuova collocazione nell’ala riqualificata.

La Marelli è tutt’ora in uso con tutti gli elementi originali degli anni ’50. La scuola ospita un auditorium inagibile, che potrebbe essere adibito a funzioni culturali, a lungo uno spazio pubblico di rilievo, sede di cicli di conferenze, di spettacoli teatrali e di concerti. Chiuso da anni, nell’agenda dell’amministrazione comunale c’è da anni il suo recupero.

Qualche anno fa, nel 2010, la scuola venne rimessa a norma, escludendo l’auditorium, per mancanza di fondi. Ora, nell’ambito del MoMe, potrebbe essere finalmente arrivare il momento della sua riapertura.

Il progetto prevede l’inserimento di un teatro olografico per l’innovazione didattica, concepito come laboratorio di studio e formazione attraverso simulazioni realistiche. Verranno inoltre riqualificati gli spazi esterni per garantire un utilizzo polifunzionale e facilitare l’accesso al pubblico. Per semplificare la connessione tra gli edifici, verrà realizzata una nuova piazzetta antistante l’istituto, progettata per favorire un utilizzo pubblico, arredata con sedute in legno e gabbioni riempiti con ciottoli, richiamando elementi architettonici locali e garantendo una perfetta integrazione nel contesto urbano.

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