Shaboo, il Sert conferma l’allarme: «È invasione di droghe sintetiche»

Cantù L’arresto di due stranieri e il sequestro di dosi in centro città apre scenari Inquietanti. Olandese: «Quadro clinico con tratti psicotici. I giovani i più a rischio». Il sindaco: «Preoccupata»

Arrivano in pronto soccorso in stato confusionale, senza controllo, con allucinazioni, tremori e tachicardia. Tanto che devono essere presi in carico anche dalla Psichiatria. A volte vengono colpiti da infarto, anche se sono ventenni. Sono gli utilizzatori delle tante nuove droghe sintetiche che invadono il mercato, così numerose è persino un’impresa rilevarle, perché i produttori immettono continuamente nuove molecole, per eludere i controlli.

Tra queste una delle più pericolose è lo shaboo, droga potentissima, dieci volte più devastante della cocaina, il cui commercio è spesso gestito da persone originarie dell’Asia, dove è assai diffusa e consumata. Ora, dopo il sequestro dei giorni scorsi e l’arresto di due stranieri la sua presenza è diventata ufficiale anche a Cantù. Ma a Milano o Roma l’allarme è già scattato.

«Effetti devastanti»

«Si tratta di una metanfetamina sintetica – dice Raffaella Olandese direttore della Struttura Complessa Dipendenze di Asst Lariana - una delle nuove droghe più pericolose, perché crea una situazione in cui la persona non controlla le proprie azioni, assume comportamenti violenti, distrugge i neuroni che producono serotonina. Negli assuntori cronici arriva ad avere conseguenze devastanti, a far cadere capelli e denti, alla deformazione del viso».

Ma lo shaboo, appunto, è una solamente. La diffusione delle nuove sostanze psicoattive sta emergendo come fenomeno sempre più preoccupante e negli ultimi anni sono state identificate decine di intossicazioni acute correlate al loro consumo, alcune delle quali mortali. Cannabinoidi sintetici, catinoni, fenetilamine, derivati della ketamina. Potenzialmente mortali. «Cannabinoidi e oppioidi sintetici – prosegue – stanno mettendo in crisi anche noi dei servizi e i pronto soccorso, perché creano quadri clinici che hanno a che fare con psicosi di difficile controllo. Inoltre è complesso anche effettuare le analisi tossicologiche perché vengono immesse continuamente molecole nuove che, finché non vengono intercettate e inserite in tabella, non sono sostanze illegali. Le analisi richiedono laboratori di più alto livello».

Ordini su internet nel “dark web”

Vale anche all’ospedale cittadino: arrivano in via Domea spesso portati dalle forze dell’ordine, dopo aver dato in escandescenze in discoteche e locali in seguito all’assunzione. Un mercato molto liquido, queste droghe possono essere ordinate su internet, nel dark web, e ricevute direttamente a casa.

«In particolare dai giovani – prosegue Olandese – che hanno grande dimestichezza con il web. Non c’è adeguata informazione, probabilmente pensano che i cannabinoidi sintetici siano solo un po’ più potenti di quelli tradizionali, invece si tratta di droghe con effetti molto diversi e 100 volte maggiori». Oltre al ritorno dell’eroina e alla cocaina che invade letteralmente ogni ambito sociale, ora ci si sono anche queste.

«Una situazione che ci sta preoccupando – prosegue – perché, appunto, non vediamo questi assuntori nei nostri servizi, ma arrivano direttamente in pronto soccorso, già in crisi. Anche l’approccio alla problematica va cambiato, pensando a un’integrazione tra psichiatria e servizi internistici. Non sono rari, infatti, gli infarti del miocardio, anche tra giovanissimi».

Anche il sindaco Alice Galbiati non nasconde la preoccupazione: «C’è decisamente da allarmarsi. E lo dico da mamma, prima ancora che da sindaco. Approfondirò il tema e avvierò un confronto per capire come il Comune possa intervenire».

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