Sì al Bilancio, tariffe confermate. «Responsabile e di risanamento»

Cantù Approvato in consiglio il documento di previsione 2026-2028. Sette voti contrari. «Aliquota Imu immutata all’1,06% , idem per l’Irpef anche grazie al recupero dell’evasione»

Cantù

«Questo bilancio – avverte il vicesindaco Valeriano Maspero - non è costruito per stupire, ma per reggere. Non promette tutto a tutti, ma dice con chiarezza cosa è possibile fare, come farlo e con quale visione per il futuro di Cantù».

Non austero, ma prudente. O, come ama dire Maspero stesso, da buon padre di famiglia, prestando grande attenzione alla manutenzione ordinaria, per schivare le spese maggiori di quella straordinaria. Padre occhiuto, perché se la pressione tributaria non aumenta, lasciando immutate le aliquote, l’obiettivo è rendere sempre più efficiente il recupero dell’evasione sui tributi locali attraverso l’incrocio di database per «rafforzare l’equità fiscale, migliorare l’attendibilità delle basi imponibili e rendere sempre più efficiente l’azione di controllo, puntando su una gestione intelligente e integrata dei dati».

Quindici voti a favore

Seduta di consiglio prenatalizia, lunedì sera, con un corposo ordine del giorno che comprendeva l’approvazione del Bilancio di previsione 2026-2028, poi approvato con 15 voti favorevoli (maggioranza) e 7 contrari (Pd).

Seduta che si è aperta con un minuto di silenzio, su proposta del capogruppo della Lega Maurizio Facchini, in memoria di Maurizio Colombo, mancato a 76 anni, già vicesindaco di Edgardo Arosio nel mandato 1997-2002. Con un solo gruppo d’opposizione in aula, il Partito Democratico - assente Cantù Civica - ma piuttosto tonico, che ha visto intervenire tutti i consiglieri con un’analisi articolata settore per settore del documento programmatico. Bilancio, ha rimarcato il meloniano Valeriano Maspero «che tiene insieme rigore finanziario, continuità dei servizi e capacità di investimento, senza scorciatoie e senza rinvii».

Il risultato di amministrazione dell’esercizio 2024 è pari a 19,42 milioni di euro, e l’amministrazione ha deciso nel bilancio 2026 di non applicare avanzo libero, ma esclusivamente avanzo vincolato per 466.288 euro, «una scelta che tutela gli equilibri futuri e ribadisce un principio fondamentale: la spesa corrente deve essere sostenuta da entrate correnti». Aliquota Imu immutata all’1,06% , addizionale Irpef confermata, con quattro scaglioni d’imposta e soglia di esenzione a 18mila.

Maspero: «Scelta consapevole»

«Non aumentare la pressione fiscale non è una rinuncia politica – le parole di Maspero -, ma una scelta consapevole, basata sulla stabilità delle entrate, sull’efficienza della riscossione e sul controllo della spesa».

Il recupero dell’evasione contribuisce in modo significativo agli equilibri di bilancio, portando nelle casse di piazza Parini 1,9 milioni di euro annui per l’Imu e circa 90mila euro per la Tari. Ma c’è ancora da fare e molto, dato che, ha evidenziato il capogruppo del Pd Antonio Pagani, una multa su due per le infrazioni al codice della strada non viene pagata.

«Il tema dei tributi prosegue il vicesindaco - e del contrasto all’evasione non viene affrontato da questa amministrazione come un’azione episodica o meramente repressiva, ma come un processo strutturato che si fonda sull’integrazione dei sistemi informativi. La lotta all’evasione inizia infatti dall’intersezione dei dati: software di gestione dei tributi, strumenti urbanistici e Sistema Informativo Territoriale rappresentano gli elementi chiave per costruire una base informativa solida, aggiornata e coerente».

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