Si allaga la palestra del liceo Fermi a Cantù e gli studenti si sono allenati all’aperto: «Intasati i pluviali»

La situazione Infiltrazioni e pavimenti bagnati sono frequenti. Saltati gli allenamenti di volley venerdì per il temporale

Quando piove, quando lo fa in maniera un po’ più decisa, al liceo Enrico Fermi tocca armarsi di stracci e ramazza e asciugare il pavimento della palestra. Stavolta l’acqua era troppa e i pluviali intasati: risultato, le ragazze della pallavolo del San Michele hanno dovuto saltare gli allenamenti, e gli studenti, ieri mattina, hanno svolto la lezione di educazione fisica all’aperto. Situazione che dovrebbe essere risolta, dopo l’intervento della Provincia. Almeno per adesso.

Una questione non nuova, appunto, che stavolta però è andata fuori controllo. Nei giorni scorsi si sono avuti violenti temporali, tanto che, venerdì, la palestra scolastica del Fermi è finita ammollo. La struttura, immobile costruito una quarantina d’anni fa, è divisa in due sale, una più grande e una più piccola.

Il presidente dell’Asd San Michele

L’Asd San Michele, associazione sportiva che comprende squadre pallavolo e basket, oltre al calcio, in accordo con la Provincia – e con l’autorizzazione della scuola – la utilizza, come, in misura minore, quella del vicino istituto Sant’Elia. Non gratuitamente, per il monte ore annuale la spesa totale è di circa 10mila euro. Allenatori e ragazzi, oramai, già sanno che, in caso di pioggia, gli angoli e la parte al confine tra i due campi sono spesso bagnati. Stavolta però l’acqua era dappertutto, e, anche per motivi di sicurezza, dato che le giocatrici più piccole sono bambine di 7/8 anni, non è stato possibile allenarsi.

«In passato – conferma il presidente del San Michele Stefano Pavesi – non era mai successo prima che si rendesse necessario interrompere le attività. Speriamo che si tratti solo di un episodio isolato». Al Fermi il problema lo conoscono bene soprattutto i collaboratori scolastici, che, quando ci sia un temporale, devono correre in palestra armati d stracci per asciugare per terra, prima che inizino le lezioni. La didattica non è ostacolata, ma è facile immaginare che si tratti di una bella scocciatura.

La preside e la Provincia

«Per quanto ci riguarda – conferma la dirigente Erminia Colombo – quando è capitato in passato non abbiamo dovuto saltare le lezioni, al massimo, nella prima ora, erano ancora in corso le operazioni di pulizia. Oppure i ragazzi hanno fatto lezione all’esterno».

Come è accaduto, invece, dato che la palestra era off limits: «In questo caso – conferma – non era possibile utilizzarla, quindi gli studenti, visto che il meteo lo permetteva, sono rimasti in giardino. Vicino a noi c’è anche il centro sportivo comunale. Ma in mattinata sono arrivati i tecnici della Provincia, non appena li abbiamo informati». Responsabili, i tubi per lo scarico delle acque: «Purtroppo – spiega il dirigente del settore Viabilità e Opere Pubbliche della Provincia Bruno Tarantola – si sono intasati quattro pluviali su sei, perché erano pieni di foglie e ramaglie. L’acqua, che è caduta in gran quantità, è traboccata dai canali ed è entrata da altre strade, dove ha trovato sfogo».

Senza bussare, decisamente. «Siamo già intervenuti ripulendoli – continua – quindi il disagio non dovrebbe ripresentarsi». In passato, però, era già accaduto, sempre per lo stesso motivo. «Non abbiamo notizia di infiltrazioni o problematiche di altra natura – assicura Tarantola – ma continueremo a garantire il monitoraggio e la manutenzione necessari».

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