Si è aperto il processo all’ex assessore di Cantù per concorso in bancarotta. Ecco le nuove contestazioni

Cantù Giorgio Quintavalle accusato con Claudio Ferrari di aver distratto 28mila euro di fatture alla Forma Urbis. Sarebbero confluite sulla Aqvasport Lario di Cermenate

Avrebbe concorso (con un ruolo esterno, dunque come «concorrente estraneo») nella bancarotta in danno di Forma Urbis srl, partecipando – secondo la tesi dell’accusa che ora deve passare al vaglio dell’aula – in quanto «amministratore di fatto» di Aqvasport Lario ssd di Cermenate, a trasferire 28 mila euro senza averne alcun titolo. Passaggio di capitali che sarebbe avvenuto simulando sponsorizzazioni per le attività sportive della società (ovvero per la piscina di Cermenate) con operazioni tuttavia estranee all’attività proprio di Forma Urbis e comunque, ritiene la procura, mai realizzate.

Ancora ai domiciliari

Stiamo parlando di una cifra non elevata, 28 mila 670 euro, girati a mezzo di bonifici bancari a pagamento di tre fatture emesse da Aqvasport Lario tra il dicembre del 2014 e il mese di agosto del 2015. L’ammontare dei tre versamenti era stato rispettivamente di 6.100 euro, 18.300 euro e infine di 4.270 euro.

Si è aperto con questo ulteriore colpo di scena – al termine di mesi in cui non sono mancate le sorprese – il processo che era in calendario ieri mattina a carico dell’ex assessore del comune di Cantù Giorgio Quintavalle, 50 anni, residente a Morcote in Svizzera e presidente della Sezione Salvamento della Federazione Italiana Nuoto.

Quintavalle, che è ancora ai domiciliari e che ieri non era presente in aula, assistito dagli avvocati Arnaldo Giudici e Antonio Macheda, dopo aver appreso della modifica del capo di imputazione, con l’integrazione di cui abbiamo parlato in apertura, ha accolto il rinvio disposto dal Collegio composto da Maria Elisabetta De Benedetto (presidente), Francesca Banfi e Daniela Failoni, che ha aggiornato l’udienza al mese di giugno. Tempo necessario per poter studiare le nuove accuse ed eventualmente studiare una nuova strategia difensiva. Questa tipologia di contestazione era già nota ed era già stata messa nero su bianco ad altri indagati, tra cui l’ex assessore Claudio Ferrari, Sergio Molteni e Caludio Della Fontana.

«Amministratore di fatto»

Quest’ultimo era stato indicato come amministratore unico e poi liquidatore di Aqvasport Lario ssd, beneficiario dunque dei pagamenti distrattivi in arrivo dalla Forma Urbis (e quindi concorrente estraneo alla bancarotta), ma ora in questo capo d’accusa è rientrato anche Quintavallo, che secondo il pubblico ministero Antonia Pavan che sta indagando in questo complesso fascicolo era – della Aqvasport – l’amministratore di fatto.

La vicenda di cui stiamo scrivendo è quella nota e nata – alla fine del 2022 – da una misura cautelare relativa alle presunte bancarotte e frodi fiscali a carico degli ex assessori di Cantù Claudio Ferrari e Giorgio Quintavalle. Quintavalle, per analizzare più da vicino la sua posizione, è chiamato a rispondere di reati fiscali, ora di concorso esterno della bancarotta di Forma Urbis e anche di una indebita percezione di contributi Covid. L’udienza come detto è stata aggiornata al 20 giugno.

Nel frattempo, domani, si tornerà in aula per la prosecuzione dell’udienza preliminare che aveva subito uno slittamento dopo la decisione della Corte d’Appello di Milano di accogliere il ricorso presentato dagli avvocati Davide Giudici e Paolo Santarelli, difensori di Ferrari (la cui posizione è stata stralciata), in merito alla ricusazione del giudice delle udienze preliminari, Carlo Cecchetti. Una vicenda, come è ben facile intuire, che si complica settimana dopo settimana.

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